Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda: «È inaccettabile»

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2012

 

Lo sfogo: «Lavori in corso, sabato l'impianto sarebbe stato agibile»

Cellino: «Non è colpa del sindaco, ma non potevamo aspettare»

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L'atmosfera in Comune comincia a farsi pesante di mattina, quando arriva la lettera di Cellino che annuncia quasi ufficialmente la virata verso Trieste, anche se «non ci sono responsabilità» dell'amministrazione. Alle sei di pomeriggio la trasferta del Cagliari diventa realtà e il sindaco Massimo Zedda diffonde un comunicato durissimo: «È inaccettabile che la decisione del Cagliari di andare a giocare le ultime partite casalinghe a Trieste possa in qualche modo essere fatta ricadere sul Comune». Non è da escludere quindi la possibilità che i rossoblù traslochino a Trieste, o comunque lontano dal Sant'Elia, anche per le sfide con Catania, Chievo e soprattutto per una partita attesissima come quella contro la Juventus.
 

«IL NOSTRO IMPEGNO» Il primo cittadino si sofferma sull'impegno dell'amministrazione: «Se la squadra rossoblù ha giocato davanti ai propri tifosi in questi mesi - da quando la commissione di vigilanza aveva dichiarato inagibile il Sant'Elia - è merito del Comune, impegnato in tutte le sue strutture per garantire lo svolgimento delle partite in città». Impegno che «non verrà meno» neanche dopo lo strappo di ieri: «È lo stesso anche in vista delle prossime partite. Anzi, è aumentato: nonostante qualcuno sostenga il contrario, tre mezzi meccanici e gli operai della ditta che ha avuto l'appalto dal Comune stanno lavorando di continuo da dieci giorni». Tappe forzate «per garantire l'apertura del settore Distinti in tempo per la partita di sabato con l'Inter e per le successive sino alla fine del campionato».
 

LA POSIZIONE DEL CAGLIARI Massimo Cellino prova a gettare acqua sul fuoco e sottolinea che «la situazione che si è creata non è colpa del sindaco», ma il Cagliari «non poteva aspettare e doveva andare avanti». Posizione sottolineata dal comunicato comparso sul sito dei rossoblù dopo l'ufficializzazione della trasferta a Trieste: «Perdurando lo stato d'incertezza, in merito all'agibilità completa dello stadio Sant'Elia, la cui capienza è ben al di sotto del minimo richiesto dai regolamenti, la Lega ha concesso al Cagliari il nulla osta per poter disputare a Trieste, la gara contro l'Inter».
 

RICERCA DI CHIAREZZA Zedda cerca di capire come sia potuta precipitare la situazione nelle ultime ore: «Cosa sia cambiato nel giro di quattro giorni - dall'incontro tra me e il presidente Cellino - non è ben chiaro». Di sicuro, «non è cambiato l'impegno che l'amministrazione ha preso prima di tutto con i tifosi: quello di far di tutto perché il Cagliari giochi a Cagliari». Il sindaco va avanti: «L'agibilità o meno dello stadio dovrà essere certificata dalla commissione di vigilanza e non dalla Lega. Se il criterio fosse quello del numero dei tifosi, diversi stadi in Serie A (Siena e Novara, a esempio) non sarebbero agibili».
 

LA FRECCIATA DEL SINDACO Zedda chiude il suo intervento rivolgendosi apertamente al presidente del Cagliari: «Il tiro alla fune continuo non aiuta, e soprattutto non serve», per di più dopo «la disponibilità dimostrata dall'amministrazione, tanto nella valutazione di nuove aree per lo stadio, quanto nell'ipotesi di ristrutturazione del Sant'Elia». Disponibilità «ribadita anche al presidente Cellino».
G. Z.