Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

“Sa Chida Santa” tra i riti di fede nell’Isola magica

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 aprile 2012

LA FESTA

LE CELEBRAZIONI Oggi prende il via in tutta la Sardegna la Settimana Santa tra processioni solenni e cerimonie millenarie e ancestrali che si concluderanno lunedì 16 aprile con “S’Inserru” Misticismo, spiritualità e solenne contemplazione. Prende il via oggi nell’Isola “Sa Chida Santa”, la Settimana Santa. Giorni di festa e riflessione vissuti con slancio mistico, ma sempre con la compostezza tipica del popolo sardo che conducono a sa Pasca Manna.

A Cagliari sono una trentina le cerimonie, che vanno oltre la giornata di Pasqua e si concluderanno lunedì 16 aprile con S’Inserru, il riposizionamento dei simulacri nelle cappelle. La diocesi del capoluogo ha ufficializzato il programma delle celebrazioni liturgiche del periodo pasquale, in cui avverrà anche il passaggio di consegne tra monsignor Giuseppe Mani e il nuovo arcivescovo di Arrigo Miglio. L’arcivescovo uscente ha guidato la tradizionale Via Crucis cittadina di venerdì scorso dalla chiesa di San Giorgio e Santa Caterina, e presiederà la messa crismale il Giovedì santo e tutti i riti della Settimana Santa. Sono quarantacinque i comuni coinvolti nella celebrazione dei riti: Aggius, Aidomaggiore, Alghero, Barisardo, Bonarcado, Bonnannaro, Bortigali, Bosa, Cagliari, Castelsardo, Collinas, Cuglieri, Desulo, Domusnovas, Fonni, Galtellì, Ghilarza, Iglesias, Irgoli, Laconi, Lanusei, Milis, Narbolia, Nulvi, Nuoro, Oliena, Onifai, Orgosolo, Oristano, Orosei, Paulilatino, Pozzomaggiore, Riola Sardo, Samugheo, San Vero Milis, Santu Lussurgiu, Sarule, Sassari, Scano di Montiferro, Seneghe, Terralba, Tonara, Villacidro, Villanova Monteleone e Zeddiani. Molti dei riti che ancora oggi vengono praticati nei paesi della Sardegna non furono concepiti nell’Isola, ma queste sacre rappresentazioni si andarono a incanalare su un substrato già ricco di rituali tipici delle culture ancestrali. Secolari tradizioni di origine spagnola si fondono con antichissime usanze mistico-religiose locali (campidanesi, logudoresi e barbaricine) per dar vita a riti, processioni e momenti corali di grande forza espressiva e suggestione. Risaltano soprattutto le processioni dei Misteri, i toccanti riti della deposizione dalla croce ("Su Scravamentu") e l'incontro tra la statua di Gesù e della Madonna ("S'Incontru") per le vie dei paesi.

Momenti di raccolgimento e di incontro per le genti e le comunità che viaggiano sui binari della fede e della tradizione. Un ruolo di particolare importanza lo svolgono le Confraternite che curano le sacre rappresentazioni e sfilano nei loro suggestivi costumi, intonando canti religiosi in latino e sardo, le cui origini risalgono anche al Medioevo. «Riprendiamo un discorso - spiega l’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi –, già “intrecciato” l’anno passato, di salvaguardia di valori certificati della storia e dell’identità, lo riprendiamo con la consapevolezza dei sacrifici imposti dai tempi. Gli amministratori locali, attraverso l’opera impagabile delle confraternite (‘sos coffarjos’), sono i custodi e tramandano un inestimabile patrimonio sacro e tradizionale. Attraverso il loro coinvolgimento, la loro collaborazione e la condivisione fra le varie comunità di conoscenze e usanze tradizionali, intendiamo, da un lato, rinforzare la “cassa - forte ” di questo patrimonio culturale, tenendo vive le nostre radici identitarie, dall’altro, promuoverlo all’esterno, in palcoscenici nazionali e internazionali, attraverso le nostre “missioni ” in Europa, dove l’appeal dei nostri eventi identitari è sempre più forte e attraente. Senza dimenticare – aggiunge l’esponente della Giunta – l’attrazione verso i sardi stessi che, con quasi un milione di presenze sono stati nel 2011 la seconda utenza delle nostre strutture ricettive nel mercato nazionale, dopo la Lombardia e davanti al Lazio, un dato da non sottovalutare». Ogni luogo della Sardegna si caratterizza per i suoi riti.

L'ascolto del canto del Miserere, la crocifissione e la liberazione del corpo di Cristo dalla croce, sono i momenti più suggestivi e coinvolgenti della Settimana Santa lussurgese. Suggestive anche le celebrazioni ad Alghero, che coinvolgono numerose confraternite sia italiane che catalane e sono organizzate dalla Confraternita della Misericordia. A Cagliari le celebrazioni per la Settimana Santa si svolgono lungo le vie del centro storico, attraverso gli antichi quartieri di Marina, Villanova e Stampace, e coinvolgono l'Arciconfraternita della Solitudine, l'Arciconfraternita del Santissimo Crocefisso e l'Arciconfraternita del Gonfalone sotto l'egida di Sant'Efisio Martire. Nella tradizione di Iglesias, i riferimenti, le atmosfere della cultura e delle influenze iberiche sono molto evidenti. A Castelsardo i riti si svolgono il lunedì successivo alla Domenica delle Palme (Lunissanti), il giovedì (La Prucissioni) ed il venerdì (Lu Lcravamentu). I membri delle Confraternite sono riusciti a conservare per secoli gli aspetti più profondi del sentimento cristiano nell'Isola. Tiziana Frongia