Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Piste ciclabili c’è il programma ma tempi lunghi

Fonte: Sardegna Quotidiano
30 marzo 2012

VIABILITÀ

 

Entro dieci giorni verrà convocato il tavolo per definire l’accordo di programma, poi si partirà con le gare per la costruzione delle piste ciclabili nell’area vasta cagliaritana. È questo il calendario indicato da Gianni Vargiu, tecnico dell’Ufficio alla programmazione della Regione, durante l’incontro sulla mobilità ciclistica organizzato ieri dall’associa - zione CittàCiclabile Onlus all’edificio Sali Scelti del parco di Molentargius. In gioco ci sono 5 milioni e 800mila euro di fondi europei (Por) stanziati per il periodo 2007-2013 da utilizzare, oltre che per le piste, anche per la promozione della cultura delle due ruote nelle scuole e per progetti di bike sharing. «I soldi non li abbiamo dal 2007», ha sottolineato Vargiu, «ma dal 2009-2010. Ora bisogna spendere in fretta anche per ottenere poi altre risorse». Anche se le gare sono ormai all’orizzonte, i tempi sembrano destinati a essere lunghi: «Dopo l’accordo di programma», ha detto Mauro Coni, assessore comunale alla Mobilità, «ci saranno da espletare tante incombenze burocratiche: passeranno ancora dei mesi». L’assessore punta il dito contro norme “difficili da applicare” e procedure burocratiche che, dice, «limitano nella progettazione ». «Stiamo avendo difficoltà enormi solo per tracciare i parcheggi rosa, perché non previsti dal codice della strada, o per mettere delle strisce pedonali in punti particolari », ha spiegato Coni, «Io, comunque, posso assicurare che busserò ogni giorno per sollecitare gli uffici». Sui progetti di mobilità ciclistica, la Provincia e i sedici comuni dell’area vasta si stanno confrontando da tempo con le associazioni, che dopo qualche scontro col Comune di Cagliari ora si dicono soddisfatti. Per la sua particolare posizione l’area umida è considerata il perno del sistema di mobilità ciclabile: un vero e proprio snodo per tutta l’area urbana. «E la mobilità è al centro delle politiche del consorzio: siamo per una tutela che porti all’apertura, non alla chiusura a chiave dell’area», ha detto Marco Loddo, direttore del Parco di Molentargius.

Michele Salis