Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Crolli, primi lavori in piazza D’Armi

Fonte: La Nuova Sardegna
29 marzo 2012



La giunta delibera gli indirizzi per affrontare il problema delle cavità nella zona di Tuvumannu-Tuvixeddu




CAGLIARI La giunta comunale ha approvato la deliberato di indirizzi sulle indagini e sgli studi condotti sinora nella cavità di piazza D’Armi, «propedeutici – si spiega nella nota del Comune – alla progettazione esecutiva degli interventi necessari per la messa in sicurezza dell’area. Su proposta dell’assessore al traffico Mauro Coni, la delibera indica come preferibile, tra le numerose ipotesi, quella di un riempimento parziale di tipo reversibile». La nota del Comune spiega inoltre che «al fine di procedere al progetto e ai lavori è necessario che il commissario per la mitigazione del rischio nominato dalla Regione, il prefetto Efisio Orrù, convochi l’apposita conferenza dei servizi per raccogliere i pareri di competenza degli enti preposti». Il comitato dei residenti delle strade via Peschiera e via Marengo, dove nel 2008 ci sono stati i crolli rovinosi che hanno messo in strada decine di persone, prendono atto dell’inizio di un percorso, ma non staranno a guardare: ancora nessuno in Comune ha messo nero su bianco un impegno per risanare le vie franose che hanno lesionato interi caseggiati, alcuni dei quali sgomberati. L’idea del Comune è quella di cominciare da piazza D’Armi che è una via di passaggio ora interdetta ai mezzi pesanti, ai bus, ai camion della spazzatura. Sotto questa c’è una grande cavità che verrà in parte riempita e in parte no, in corrispondenza di alcune presenze archeologiche. Il comitato per voce della rappresentante Patrizia Tramaloni non nasconde che avrebbe preferito un progetto unitario, dove si comincia assieme, visto che, tra l’altro, per affermazione dei periti a suo tempo incaricati degli accertamenti, gli interventi per le vie interne sono più rapidi e meno costosi di quel che va fatto in piazza D’Armi.Naturalmente non è un mistero che ci siano le pressioni anche legittime dell’Università perché si rimedi al problema di piazza D’Armi visto che è costato la chiusura del laboratorio prove della facoltà di Ingegneria.«Abbiamo partecipato all’incontro con gli assessori Coni e Leo e con la responsabile della Protezione civile Pala, ci hanno illustrato la necessità di mettere in sicurezza piazza D’Armi che è una via di transito – spiega Tramaloni – c’è una grande cavità a più sale, in alcune si potranno fare i riempimenti, si è stabilito che il comitato dei residenti parteciperà ai tavoli tecnici – continua Tramaloni - è importante che si prendano decisioni anche per le nostre strade, dove ci sono molti anziani in difficoltà a causa delle transenne permanenti, dove non arriva il servizio di nettezza urbana, dove le poche attività economiche sono al fallimento perché non passa più nessuno a causa del rischio crolli che da noi è costante e certificato e ha messo in ginocchio già diverse famiglie costrette a lasciare la loro casa». Il 9 aprile si affronterà il problema della pericolosità del tratto di via Is Mirrionis all’angolo con via Tuvumannu e si parlerà del mancato rimborso dei danni subiti nell’alluvione del 2008 e per le continue infiltrazioni d’acqua.