Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Imu, beffati gli anziani delle case di riposo

Fonte: La Nuova Sardegna
28 marzo 2012

SECONDA CASA

 

L’anziano è residente nella casa di riposo? Non importa che sia solo, ammalato o in difficoltà: ai fini del calcolo Imu, l’abitazione principale lasciata vuota diventa automaticamente una seconda casa. Tempi duri nell’era Monti tanto per chi vuole andare in pensione quanto per chi c’è già arrivato. A produrre l’effetto-beffa è l’articolo 13 del decreto «Salva Italia», che prende in esame il caso degli anziani che trasferiscono la propria residenza in un pensionato. La differenza non è di poco conto: l’Imu infatti sarebbe quasi doppia, passando dal 4 per mille al 7,6 per mille. A denunciarlo è il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, ma l’eco della notizia sta agitando qualche rappresentante regionale. È il caso del consigliere della Regione Liguria, Raffaella Della Bianca: «Anche perché in regione - spiega - ci sono 240 anziani ogni 100 giovani contro i 140 della media nazionale». «È una cosa inaccettabile e vergognosa - commenta Cantone - gli anziani vengono ricoverati nelle case della terza età perché hanno dei problemi e non sono autosufficienti. Sono lì quando non stanno bene, ma non è detto ci debbano restare. Ora il governo ha deciso che per quelli che hanno la residenza nella casa di riposo la proprietà diventa seconda casa. Questo vuol dire che dovranno pagare 1500-2000 euro in più anche se non hanno una gran pensione. È un vero e proprio cannibalismo. Non so neanche se sia incostituzionale. Certamente è incostituzionale dal punto di vista civile.Èunavera cattiveria». «Un provvedimento assurdo - rincara la dose Della Bianca - che va a penalizzare le fasce più deboli. Invece di andare a colpire coloro che possiedono ricchezze si va a infierire sugli anziani che spesso non riescono adarrivare alla fine del mese».