Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Al Parlamento europeo per restarci»

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2008

L'eurodeputata Maddalena Calìa festeggiata dalle donne del centrodestra: «Spero di essere rieletta, voglio rappresentare davvero la mia terra» 



Sognava l'ingresso a Strasburgo e l'ufficio a Bruxelles. Oggi che quel sogno è la routine, Maddalena Calìa non vuole che finisca tutto troppo in fretta. «Spero di essere rieletta, me lo merito», lo dice mentre visiona un appartamento poco distante dalla sede del Parlamento a Bruxelles, dove lavorano le commissioni per due settimane al mese. La Calìa, 50 anni, aveva ottenuto alle europee del 2004 33.800 preferenze, la più votata fra i candidati sardi del centrodestra, e da una settimana è la prima donna sarda a varcare la porta del Parlamento da eurorodeputata. La rinuncia dei deputati siciliani Innocenzo Leontini e Michele Cimino, che hanno optato per la Regione Sicilia, ha spianato la strada alla siciliana Eleonora Lo Curto e, appunto, all'unica sarda, la Calìa: «Credo che per la Sardegna sia un'occasione importante», dice la nostra eurodeputata, «dal mio punto di vista, nei pochi mesi che restano di questa legislatura ( le europee sono nelle primavera del 2009 ) mi batterò perché la Sardegna non rimanga fuori da iniziative a vantaggio delle isole, rispetto a una Sicilia che può contare su numerosi rappresentanti».
IERI E OGGI Maddalena Calìa si lascia alle spalle la sua storia di amministratore locale a Lula - quattro anni da assessore ai Servizi sociali dall'88 al '92 - e cinque anni tormentati da sindaco, dal 2002 al 2007, una lunga stagione di violenza e malessere: «Non ne voglio parlare, ho perdonato tutti, dimentichiamo quel periodo e pensiamo, invece, al presente». La Calìa, eletta per Forza Italia nel gruppo del Partito popolare europeo, fa parte di due commissioni: Libertà, giustizia e diritti dell'emigrazione e Diritti umani: «Non credevo probabile di poter arrivare fino a qui, ma quando sono cominciate le voci su possibili rinunce di alcuni eurodeputati siciliani, ho cominciato a sperare». Fino a quando, grazie alla stampa, ha saputo della sua quasi certa “elezione”: «Sono stata accolta benissimo, ho conosciuto colleghe come Elisabetta Gardini e Iva Zanicchi che mi hanno dimostrato il loro affetto, non resta che mettersi subito al lavoro». L'ex sindaco di Lula ha un obiettivo: «Non lo nascondo, la rielezione: solo così potrei mettere in atto tutti i progetti che ho per la mia terra, la Sardegna».
LE DONNE PDL E proprio il movimento al femminile guidato dalla manager del Comune di Cagliari, Ada Lai, ha voluto festeggiare la neo parlamentare europea: «Abbiamo celebrato l'ingresso di Maddalena Calìa in Europa», dice la dirigente, «perché è una donna, perché arriva da una lunga esperienza politica e il suo traguardo è per noi un segnale di grande speranza». Senza dubbio, dice Ada Lai, «la Calìa rappresenta la Sardegna. è stata la più votata e ha saputo aspettare. Questo significa che se ti impegni, se credi davvero nella politica della gente, alla fine ce la fai». All'incontro di Cagliari, sono intervenuti anche il sindaco di Cagliari Emilio Floris e il coordinatore di Forza Italia Ugo Cappellacci: «Una donna sarda in Europa festeggiata anche da chi - dice Lai - rappresenta la politica al maschile, e che invece saluta la novità di un elemento femminile al Parlamento europeo». Un segnale di grande speranza, dice la dirigente del Comune di Cagliari, «in vista dei referendum di domenica». Tutti, nel centrodestra e fra le donne del movimento ACagliari - fondato e guidato proprio da Ada Lai - sostengono il Sì soprattutto sul voto legato alla legge 8: «Vogliamo l'abrogazione della norma che ha generato il Piano paesaggistico regionale, chiediamo ai sardi di dare un forte segnale a questa debole maggioranza che governa la Regione». Ada Lai parla di «un giogo che tiene la Sardegna bloccata, questo Ppr che anziché tutelare l'ambiente ha paralizzato l'economia dell'Isola». e. p. )

02/10/2008