Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Bomba ecologica a San Lorenzo

Fonte: Sardegna Quotidiano
28 marzo 2012

Rifiuti

 

SULLA 131 DIR Una montagna di immondizia abbandonata nel vecchio inceneritore, rischi per le infiltrazioni nel terreno di pericoloso percolato. Il Comune prepara bonifica e recupero

C’è una bomba ecologica che potrebbe esplodere nella piana di san Lorenzo, alle porte ella città. Il vecchio inceneritore è fermo e abbandonato da anni, cioè da quando è entrato in funzione il nuovo impianto del Tecnocasic a Macchiareddu. In seguito a una segnalazione della Asl, il capannone (in passato preso di mira dagli incendiari) era stato, in gergo tecnico, incamiciato. Tradotto: per evitare una possibile dispersione nell’aria di polveri dannose, è stato ricoperto da una struttura che lo isola totalmente. Un lavoro che non è avvenuto, per mancanza di fondi, per la fossa dei rifiuti, che è diventata una collina. La Provincia, che vincola l’area per le autorizzazioni, non ha mai avuto le somme per poter isolare quello che oggi è un promontorio di immondizia.

IL RISCHIO PERCOLATI Il rischio è legato alla possibile avvenuta fuoriuscita di percolati, in parole povere i liquidi provenienti dai rifiuti, a causa dei vari interventi atmosferici, su tutti la pioggia. «Ho visitato il luogo qualche tempo fa, con l’assessore comunale Pierluigi Leo. L’allora fossa dei rifiuti è diventata, con il tempo, un promontorio. Potrebbero esserci problemi di fuoriuscita di percolati, soprattutto quando piove e il terreno si riempie di acqua », spiega Guglielmo Carletti, ingegnere e dirigente comunale del servizio Ambiente e Igiene del suolo, ascoltato ieri dalla commissione Servizi Tecnologici. «A suo tempo non sono stati reperiti i fondi per una struttura impermeabile da porre sul cumulo, utile per evitare che le acque piovane defluiscano lateralmente andando a sollecitare un possibile fenomeno di inquinamento», prosegue Carletti, «i rifiuti sono stati tombati e ricoperti di terra, però il cumulo è a cielo aperto. Con una somma che abbiamo trovato ultimamente, faremo un primo intervento di messa in sicurezza, abbiamo ascoltato anche il pa rere dell’Arpas», conclude il dirigente.

I SOLDI PER LA BONIFICA Per la bonifica intera dell’area del vecchio inceneritore di San Lorenzo, sarà necessario attendere l’avvio di un bando di gara comunale. Le risorse, 3,9 milioni di euro in tre anni con una parte, 500mila euro, subito disponibili, sono previste dal programma triennale delle opere pubbliche. È l’assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo, a proporre una sua personale ricetta, intervenendo dopo le parole del dirigente. «La società vincitrice dovrebbe costruire un nuovo ecocentro, per il quale è prevista una spesa a parte di circa 400mila euro. Una struttura indispensabile, quando arriverà il momento di partire con la raccolta rifiuti porta a porta», sostiene Leo “prima di far ciò, chi si aggiudicherà la zona dovrà ovviamente bonificarla, vista l’attività pluriennale svolta dall’i n ceneritore, che sarebbe meglio abbattere perché in degrado. Al suo posto «, suggerisce l’assessore, «può trovare spazio una struttura leggera e moderna».

Paolo Rapeanu