Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A teatro con “Tutto su mia madre”

Fonte: L'Unione Sarda
27 marzo 2012

Da ieri in tournée col Cedac, oggi al Verdi di Sassari e da domani al Massimo di Cagliari


Ricordate “Tutto su mia madre”? Nello straordinario film del 1999 sceneggiato e diretto da Pedro Almodòvar che Samuel Adamson ha adattato per il teatro si parla di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri. Si parla fortemente di malattia, droga, Aids, di trapianti, donazione di organi, d'amore e di morte. Un dolore di fondo, filtrato da una visione ironica dell'esistenza stessa. E si parla di teatro, cinema e scrittura. Temi che ritornano tutti nella pièce teatrale diretta da Leo Muscato che viene ora proposta in tournée al pubblico dell'isola.
Lo spettacolo, prodotto da Fondazione Teatro Due-Teatro Stabile del Veneto, ha debuttato ieri col circuito Cedac al Verdi di Sassari dove sarà ancora stasera, alle 21. Da domani a domenica sarà al Massimo di Cagliari: domani giovedì e sabato alle 20.45, venerdì alle 17 e alle 20.45, domenica alle 19. Sul palcoscenico ci saranno Elisabetta Pozzi (Manuela), Alvia Reale (Huma Rojo), Eva Robin's (Agrado), Paola Di Meglio, Alberto Fasoli, Silvia Giulia Mendola, Giovanna Mangiù e Alberto Onofrietti. Giovedì alle 17.30, come sempre, l'incontro degli attori con il pubblico alla Mem - Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, in via Mameli.
Il testo teatrale (la traduzione è di Giovanni Giovanni Lombardo Radice) conta sulle scene di Antonio Panzuto, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Alessandro Verazzi, il suono di Daniele D'Angelo. Assistente alla regia è Laura Cleri.
“Tutto su mia madre”, il film della maturità artistica del geniale regista spagnolo, è una dedica «a tutte le attrici che hanno interpretato delle attrici, a tutte le donne che recitano e a tutte le persone che vogliono essere madre». Il forte appeal teatrale di questo testo è già stato colto dall'Old Vic di Londra che nel 2007 ne ha prodotto una messa in scena affidandone la scrittura a Samuel Adamson. L'elemento dominante nel testo di quest'ultimo è la meta-teatralità, si tratta di un grande omaggio al teatro e all'arte degli attori. «Il nostro spettacolo», avverte Leo Muscato, « si fonda sul linguaggio specifico del teatro e chi vorrà venire a vederlo dovrà cercare di rimuovere- solo per due ore- i ricordi e la passione che lo straordinario film di Almodóvar gli avrà procurato». C'è un verso di Rilke che recita più o meno così: «Lo scopo della vita è fallire in imprese sempre più grandi». Da un lato ci suggerisce che qualunque traguardo si raggiunga, questo ha in un certo senso il destino segnato; e dall'altro, che il senso del viaggio, nel migliore dei casi, rappresenterà soltanto il tentativo di spingere la carretta un po' più avanti. Ma questo dipende soltanto dalle regole di rigore che ognuno s'impone e dalla determinazione con cui cerca di eseguirle. I più determinati corrono il rischio di sembrare ottusi, e magari lo sono. Ma cosa rende una persona quella che è se non le scelte che fa nelle situazioni in cui si trova? E non sono forse le scelte più difficili a rendere extra-ordinaria la sua esistenza?