Da domani 130 opere in concorso per l'iniziativa ideata da Sergio Stagno
Cagliari centro raccolta della creatività internazionale
Il quartiere si acciambella in accattivanti scenari per visioni, aperitivi, letture e incontri. Marina è la Cagliari aperta al mondo, meticcia, ricaricata nel respiro del mare dagli odori di cucine mediterranee e da altre idee del mondo. Un palcoscenico sempre montato per lo scambio di storie. Calice in mano, brinda al confronto ormai per attitudine. E si fa anche cuore, per il terzo anno, dello Skepto International Film Festival insediandosi tra l'Hostel Marina, l'Auditorium comunale e l'ex liceo artistico mentre al contempo dissemina eventi paralleli nelle più importanti città italiane ed europee grazie alla rete di ostelli dell'Associazione Italiana Ostelli della Gioventù (Aig). Quattro giornate, dalle 19 di mercoledì sino a sabato, a ingresso gratuito. Centotrenta le opere in concorso in questa edizione, ma ne sono arrivate oltre 250 da venticinque paesi.
Cinquemila spettatori o quasi nel 2011, battezzati orgogliosamente “skeptomani” dagli organizzatori, oggi intenzionati a dar loro maggiore spazio. Per questo il nuovo Skepto mette in agenda la «menzione speciale del pubblico per il miglior cortometraggio».
«Un'edizione con una veste più ampia e sempre con l'obiettivo di contribuire alla diffusione e alla nascita di opere indipendenti», spiega alla stampa l'ideatore Sergio Stagno. «Abbracciate questo festival perché merita la vostra attenzione: Cagliari diventa centro di raccolta della creatività internazionale», le parole di Alessandro Ippolito. L'autore televisivo di “Scherzi a a parte”, qui in veste di giurato e di amico dell'organizzazione, consiglia alla città di esserci.
Ricco di proiezioni il calendario, in dettaglio sul sito www.skepto.net. Lo illustra il direttore artistico Stefano Schirru, al tavolo con Marco Schirru e Luigi Lao, rispettivamente presidenti dell'associazone Skepto e di Aig Sardegna. E, per sgombrare il campo, hanno evitato di dettare i confini del tema unico. Tutto conta: stile libero, animazione, drammatico, comico, grottesco, horror, ecologico e persino videoclip. Meglio non limitare la creatività, farsi recapitare nel capoluogo isolano una miriade di weltanschauung da esibire attraverso l'ottava arte. Con un'avvertenza: il corto non è di serie B, anzi. Se la crisi colpisce nazioni, portafogli e ali ancora verdi di una generazione che chiede lavoro, la comunicazione non è da meno. La sintesi enucleata nel corto è forse una delle ribellioni più autentiche alla creatività inaridita da caroselli di precarietà stantia. Occasione di riflessioni degli aperitivi cinematografici alle 12,30 di venerdì e sabato, sempre all'Hostel, con operatori, registi e giornalisti. E ci sono i workshop. Uno, “Non c'è solo la tv”, lo tiene Ippolito alle 18 di giovedì all'Ostello. Nell'altro, identico orario ma di venerdì all'ex Liceo Artistico, il docente della Bocconi Gabriele Troilo affronta il binomio cinema e marketing.
Manuela Vacca