Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Imu maggiorata per chi non affitta»

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2012

L'idea del sindaco nel confronto con gli studenti sul tema delle difficoltà di trovare casa


Aliquote Imu più alte per i proprietari di appartamenti sfitti. È l'idea presentata dal sindaco Massimo Zedda agli studenti universitari durante il dibattito "La Cagliari che vogliamo". Confronto aperto a tutti, organizzato dall'associazione degli studenti Unica 2.0, per affrontare temi come diritto allo studio e cittadinanza studentesca, ma anche un momento di proposta e di elaborazione di nuove idee per vivere la città.
I NUMERI Su 31 mila studenti dell'ateneo, 15 mila sono fuori sede, anche escludendo i 900 che abitano alla Casa dello Studente, restano comunque ancora tante le facili prede degli evasori.
Scoprire quanti sono gli appartamenti che in realtà non sono disabitati ma che vengono affittati in nero non è facile, ma sicuramente si è già trovato uno stratagemma per arginare quella che gli studenti ritengono una «grande piaga sociale»: una vita senza contratto. Il sindaco non mette in dubbio che la reintroduzione della tassa sugli immobili sarà un «massacro economico» ma afferma di voler «giocare con le aliquote delle 6 mila case sfitte che "drogano" il mercato cagliaritano, e corrispondono all'incirca alla popolazione studentesca cittadina».
Se l'idea, subito piaciuta ai circa 150 studenti presenti al Cineteatro Nanni Loy, si dovesse tradurre in realtà, «Cagliari - dice Zedda - sarebbe la seconda città d'Italia dopo Reggio Emilia ad adottare questo stratagemma» per incentivare i furbetti dell'affitto in nero a fare dei contratti regolari agli studenti. Ma dov'è l'incentivo? «Poiché si presume, che chi si può permettere di tenere una seconda casa sfitta sia una persona benestante - spiega il primo cittadino - la si potrebbe costringere attraverso una tassazione più alta, ad affittare, avendo come incentivo una riduzione della tassa dovuta. Tentar non nuoce», commenta.
LO SPOPOLAMENTO Toccando un altro punto, il problema della fuga delle giovani coppie verso i paesi dell'hinterland, che «ha fatto perdere ventimila cittadini negli ultimi 20 anni». Quello dell'edilizia universitaria è il punto cruciale dell'incontro anche per i rappresentanti delle associazioni studentesche, Alice Marras e Marco Meloni. «Vorremmo trovare il modo per dar battaglia a chi affitta in nero», dicono i ragazzi, «non è la prima volta che Unica 2.0 si occupa del problema, ma pensiamo che il Comune potrebbe aiutarci».
Le proposte pro-contratto arrivano anche dai giovani presenti: «Potremmo fare in modo che gli studenti non si debbano relazionare con i proprietari delle case, ma che queste vengano prima affittate al Comune e poi agli studenti con l''Ersu come garante». Una proposta originale che il sindaco non disdegna.
Il confronto non si ferma agli affitti, si parla di spazi per eventi culturali, carenza di strutture sportive e trasporti: «Un servizio inefficiente per biglietti cari e pochi collegamenti» secondo Federica. Il clima è festoso, ogni domanda trova una risposta, l'unico ostacolo per i progetti è quello tradizionale: i soldi.
Veronica Nedrini