Cagliari scopre la necropoli diecimila visite alle tombe
LA GIORNATA FAI Un successo l’iniziativa del Fondo ambiente italiano. Gli studenti della Foscolo hanno fatto da guida. Zedda: «Parchi ce ne sono tanti, erano tutti qui per l’area archeologica»
di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it
I cagliaritani hanno scoperto il colle di Tuvixeddu. Oltre diecimila persone ieri hanno visitato la necropoli punica nota più per le vicende edilizio-giudiziarie che per il suo valore storico. «Cagliari ha avuto la possibilità di farsi un’idea su Tuvixeddu, senza filtri o polemiche, per questo così tante persone hanno voluto vedere di persona il colle e la necropoli». Maria Laura Cappai, membro della delegazione cagliaritana del Fai, è contenta per il successod ell’iniziativa. Il Fondo ambiente italiano ha permesso tra sabato e domenica di visitare 670 luoghi solitamente chiusi al pubblico in tutta Italia, a Cagliari ieri l’attenzione si è concentrata sul Colle che guarda Santa Gilla. Fondamentale il contributo del Comune che ha chiesto all’autorità giudiziaria di dissequestrare parte dell’area archeologica per aprirla alla città. I cagliaritani hanno accolto l’invito in massa e, l’orario previsto d’apertura era dalle 10 alle 13 e di sera dalle 15.30 alle 18. Via Falzarego è stata chiusa al traffico perchè nelle prime ore di apertura la fila di cagliaritani turisti in casa propria è arrivata fino a via Vittorio Veneto. I volontari del Fai, assistiti dall’associazione dei carabinieri e degli alpini, all’ingresso facevano entrare il pubblico a blocchi di cinquanta che venivano poi affidati alle esperte guide che illustravano la storia di Tuvixeddu. Erano i piccoli studenti della scuola media Ugo Foscolo, preparati a dovere dagli insegnanti. Lungo il tragitto all’interno dell’area archologica c’erano delle tappe fisse dove le mini-guide attendevano i turisti per offrire loro le informazioni, accompagnate da manifesti scritti da loro. Quando alle 13 i cancelli sarebbero dovuti essere chiusi c’erano ancora tante persone fuori dal cancello di via Falzarego e per gli ultimi gruppi si è andati oltre l’orario previsto. Alcuni curiosi si sono lamentati con i volontari del Fai perché chiedevano l’orario continuato, ma la pausapranzo serviva per consentire alle guide di riposarsi. E senza turisti sono tornati a a fare i bambini e si sono messi a correre e giocare prima di rifocillarsi, per poi rientrare nella professionale veste da guide turistiche. I 10.250 visitatori durante la giornata Fai hanno attraversato il percorso disponibile per l’occasione, passando tra le tombe della parte bassa, parallela a via Sant’Avendra - ce, attraversando l’arco per poi arrivare al catino per poi salire nella parte sotto Villa Mulas e raggiungere le contestate fioriere realizzate dal Comune in mezzo alle tombe. Una delle tante inchieste che aleggiano sul colle riguarda proprio i vasconi abusivi ricoperti di pietre che avrebbero dovuto delimitare l’area archeologica dal resto del futuro parco. Fioriere che il sindaco Massimo Zedda ha contestato e annunciato, appena i tempi della giustizia lo permetteranno, di far sparire. Proprio lì ieri mattina il primo cittadino si è soffermato a lungo durante la sua passeggiata per il Colle, assieme all’assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras e al direttore generale del Comune Cristina Mancini. Zedda si è arrampicato per vedere da vicino una bruttura che ha colpito negativamente tutti i curiosi accorsi ieri a Tuvixeddu. «Di parchi ce ne sono tanti - ha commentato - e una così grande affluenza è la dimostrazione che qua vengono per la necropoli e per l’area archeologica, non per trovare un parco giochi con le fioriere».
IL SOPRALLOUOGO DI ZEDDA SULLE FIORIERE ABUSIVE Il futuro del parco non è ancora definito. Il Comune sta portando avanti i lavori per sistemare l’area archeologica e il sindaco ieri si è soffermato sulle grandi fioriere di pietra che ha annunciato di voler far togliere.
LE MINI-GUIDE PROFESSIONALI GLI STUDENTI DELLA FOSCOLO I 10.250 cagliaritani che hanno visitato la necropoli hanno ricevuto le informazioni dalgli studenti della scuola media Foscolo. Con professionalità hanno attirato l’attenzione dei visitatori mentre raccontavano la storia di Tuvixeddu.