Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rossella, un triste compleanno

Fonte: L'Unione Sarda
23 marzo 2012

IL CASO. Ieri la giovane cooperante di Samugheo ha compiuto, in prigionia, 30 anni
 

Auguri delle istituzioni e soprattutto della gente comune
Vedi la foto
 

SAMUGHEO Dalla notte in cui fu rapita nel campo profughi di Tindouf, nell'Algeria Meridionale, sono trascorsi ormai 152 giorni e ieri, che Rossella ha compiuto 30 anni, sui muri delle case di Samugheo, dove è nata e dove vivono i suoi genitori, gli striscioni con le sue fotografie e gli appelli a caratteri cubitali per la sua liberazione cominciano a scolorirsi.
 

SENSO D'IMPOTENZA Quasi una rappresentazione materiale del senso di impotenza che in qualche modo ha colto tutti dopo l'illusione di tre settimane fa per una liberazione solo annunciata. Ma il sentimento che prevale a Samugheo nel giorno del trentesimo compleanno della cooperante è quello della speranza. Quella che i genitori Graziano e Marisa assieme ai fratelli Mauro e Fausto continuano a coltivare in silenzio fin dal primo giorno. Quella che il parroco don Alessandro e il sindaco del paese Antonello Demelas ribadiscono ogni giorno, quella che in tanti, da ogni parte della Sardegna e d'Italia, esprimono ogni giorno sul sito www.rossellaurru.it con lettere e poesie, quella che lo zio Mario ha affidato al vento perché la porti con gli auguri di buon compleanno fino al deserto africano dove Rossella è ancora prigioniera. Una speranza che è stata però anche resa pubblica con una lettera nella quale c'è una frase, «sappiamo che è questione di giorni», che in tanti pensano e sperano non sia stata dettata solo dalla speranza.
 

GLI STRISCIONI In tanti centri della Sardegna sui balconi sono comparsi striscioni allestiti da privati cittadini che hanno voluto omaggiare la ragazza rapita con un personale augurio sia per la sua liberazione ma soprattutto per testimoniare fratellanza in questo triste compleanno.
 

IL MINISTO TERZI Alla voce della gente comune si è aggiunta quella del ministro degli Esteri Giulio Terzi. I «continui appelli» per la liberazione di Rossella Urru «ci incoraggiano ancora di più nell'azione discreta che stiamo portando avanti per portare Rossella a casa». Terzi ha mandato un «pensiero affettuoso e solidale ai familiari e a tutti i numerosissimi amici e sostenitori di Rossella, che ci chiedono un impegno per riportare a casa questo valoroso cooperante, espressione più alta di volontariato e dedizione al prossimo».
 

CAPPELLACCI E BRESSO «Prendiamo l'impegno: appena liberano Rossella la invitiamo» al Comitato delle Regioni (CdR). Intanto è questo l'impegno, promosso dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, preso ieri a Copenhagen dalla presidente del CdR, Mercedes Bresso, a margine del quinto Summit delle Regioni e delle Città. «Da questa sessione così importante, lo sguardo è rivolto non solo all'Europa ma anche a quello che succede in quei paesi, con la speranza che Rossella, e lo facciamo nel giorno del suo compleanno, possa essere presto qua tra noi», hanno detto la Bresso e Cappellacci in una dichiarazione congiunta nel giorno del trentesimo compleanno della cooperante. «Speriamo di poterla accogliere anche nel prossimo evento del Comitato delle Regioni», hanno concluso.
 

FORMIGONI IN SARDO Tanti nella giornata i messaggi di vicinanza e solidarietà. Alcuni anche singolari perché espressi in sardo da chi isolano non è. «Cara Rossella Urru, nella speranza che possa tornare presto a casa, ti mando un augurio speciale: a chent'annos cummenti tui disiggiasa »(cento anni come tu li desideri). Così invece , in un tweet, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha fatto gli auguri di compleanno alla volontaria.
 

SINDACO ZEDDA Un breve messaggio affidato al suo profilo Facebook dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda: «Aspettiamo per Rossella il regalo più bello».
 

ALEMANNO DA ROMA Infine ieri anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha invia tramite Twitter gli auguri di compleanno a Rossella. «Buon compleanno Rossella Urru - scrive il primo cittadino della Capitale -. Oggi sono 152 giorni che sei prigioniera. Roma ti vuole libera».