Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Stadio, a Milia piace l’idea di Elmas e lancia la banca dati degli impianti

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 marzo 2012

LA MAPPA DELLO SPORT

 

«Impianto recintato, costituito da uno spazio di attività funizionante, in non adeguato stato di conservazione ». Utilizza un giro di parole la scheda di presentazione dello stadio Sant ’Elia della nuova banca dati degli impianti sportivi sardi da ieri accessibile sul web attraverso il portale della Regione. Un eufemismo per evitare di dire ciò che tutti sanno: lo stadio cade a pezzi e non è più in grado di soddisfare le esigenze di una piazza come Cagliari. Che sia necessaria una nuova arena in città, però, lo ha riconosciuto anche l’assessore regionale allo Sport, Sergio Milia, che, a margine della conferenza stampa sulla banca dati, ha dichiarato: «Una città come Cagliari non può volare basso. Mi auguro che il capoluogo si doti di un impianto moderno e accogliente, che possa ospitare tante discipline». Un obiettivo che lo stesso assessore non ritiene in contrasto con il progetto della Karalis arena del presidente del Cagliari calcio, Massimo Cellino: «Sono fermamente convinto che il progetto di stadio ad Elmas del presidente Cellino sia vincente – ha detto Milia – Spero che la situazione si sblocchi, sta diventando una telenovela » . LA BANCA DATI Quella di costruire due impianti nuovi, uno per il Cagliari di Cellino, l’altro polifunzionale per la città è da tempo una delle ipotesi. Ora, per comprendere se davvero il movimento sportivo del capoluogo avrebbe necessità di due impianti del genere, le amministrazioni avranno a disposizione un nuovo strumento. «La banca dati, che fotografa l’esi - stente e che presto sarà collegata con il registro delle società sportive, sarà la base di partenza per pianificare i futuri interventi su tutto il territorio regionale», ha spiegato l’assessore Milia. In un anno e mezzo la Regione, in collaborazione con il Coni, ha censito tutti gli impianti sportivi sardi, li ha catalogati e immessi in un database ora consultabile attraverso la rete nella sezione “speciali” del sito istituzionale regione.sardegna.it. Costo dell’operazione circa 300mila euro. D’ora in avanti, i Comuni, che secondo la rilevazione sono proprietari di circa l’80 per cento degli impianti isolani, saranno chiamati a tenere aggiornato il database, inserendo i dati dei lavori e degli interventi effettuati. In questo modo, ha spiegato l’assessore allo Sport, sarà più facile controllare l’utilizzo che le amministrazioni fanno dei fondi regionali, capire dove c’è necessità di intervenire o dove sono state costruite strutture sovradimensionate e pianificare meglio i futuri investimenti. Lo sport, ha ricordato Milia, non è soltanto uno strumento di svago, ma può diventare «volano culturale ed economico per l’Isola»: attraverso gli eventi sportivi è possibile portare tante persone in Sardegna ma anche esportare le immagini e gli scenari che il territorio offre. «Grazie alla banca dati, sarà più semplice organizzare le manifestazioni sportive », conferma Gianfranco Fara, presidente del Coni regionale che, parlando della difficile situazione in cui versa lo sport isolano, ha ricordato di come la Sardegna sia st esclusa immediatamente dall’ipote - si di partecipazione agli Europei di calcio proprio per mancanza di strutture. «Ora sappiamo esattamente qual’è la situazione dei nostri impianti e possiamo procedere meglio alla programmazione», ha detto Fara. Le schede dell’archivio digitale, accessibili gratuitamente, sono più di 4mila, tutte dotate di collegamento alle mappe digitali con coordinate gps, e corredate da oltre 31mila fotografie e 3500 relazioni descrittive stilate da esperti. Il database è accessibile attraverso un form di ricerca semplice e intuitivo che attraverso sette “chiavi di ricerca”, dalla posizione alla tipologia dell’impianto, e una sezione per la “ricerca avanzata” consente di trovare rapidamente l’impianto desiderato. «Bisogna utlizzare appieno le risorse che abbiamo per rispondere ai bisogni degli sportivi sardi, attraverso la collaborazione tra le amministrazioni, ma anche, ad esempio, rendendo pienamente fruibili per le comunità le palestre scolastiche costruite con soldi pubblici - ha detto Milia - Ora è fondamentale che i comuni si mettano assieme. Solo in questo modo sarà possibile soddisfare le esigenze di tutti » .

Michele Salis