Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Senza sussidi da mesi, attacco al Comune

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2012

SANT'ELIA.

La protesta
 

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I soldi per l'assistenza domiciliare non arrivano. Accade a Sant'Elia, dove un gruppo di famiglie con disabili a carico punta il dito contro il Comune e minaccia di manifestare in Municipio.
I soldi sono quelli della legge 162, attraverso la quale la Regione finanzia, tramite i Comuni, i piani personalizzati in favore dei residenti con grave disabilità consistenti in interventi socio-assistenziali, quali assistenza domiciliare e assistenza educativa. «I ritardi che caratterizzano l'erogazione dell'assegno sono gravissimi», denuncia Loredana Pau, paziente oncologica residente in piazza Pigafetta, «con il risultato che ogni mese devo pagare la badante di tasca mia, in alternativa lei sarebbe costretta a restare senza stipendio o io senza assistenza. La colpa è del Comune perché prima le nostre pratiche venivano seguite dalle assistenti sociali della Circoscrizione 5, a La Palma, e non c'erano problemi. Successivamente alle tre assistenti sociali non è stato rinnovato il contratto e il sistema è andato in tilt». D'accordo Elisabetta Frongia, un'altra residente. «In via Ostro, a La Palma, venivamo seguiti da assistenti sociali efficienti che oggi non ci sono più. Dal Comune è stata inviata un'impiegata che, da sola, non è in grado di far fronte all'emergenza perché le pratiche sono tante, un centinaio solo a Sant'Elia, senza contare il resto del territorio del quinto distretto che è vastissimo. «Non è possibile andare avanti così», protesta anche Pierpaolo Marcia, pensionato, «quei soldi ci servono come il pane».
Elisabetta Frongia vive con l'anziana madre e un fratello disabile al 100%, entrambi a carico. Marcia, invece, ha in casa il cognato non auto-sufficiente. «È vitale per noi che i problemi burocratici siano risolti», conclude Loredana Pau, «in modo da accelerare le nostre pratiche e arrivare in fretta all'erogazione degli assegni mensili arretrati. Personalmente sono in gravissima difficoltà. Oltre a essere seriamente malata, ho due figli disoccupati e devo pagare l'affitto e le bollette. Se continua così finirà che non riusciremo più a mangiare». Dal Comune si è appreso che gli assegni di dicembre sono stati finalmente pagati, mentre quelli di gennaio e febbraio saranno corrisposti a breve.
Paolo Loche