Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ecco la città universitaria

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2012

Ieri firmato il protocollo d'intesa tra il sindaco Zedda e il rettore Melis
 

Accordo fra Comune e ateneo su progetti e servizi
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Quell'espressione, protocollo d'intesa puzza di burocratese. Ma quello firmato dal sindaco Massimo Zedda e dal rettore Giovanni Melis ha i presupposti per diventare qualcosa di concreto: d'ora in poi, la collaborazione tra Comune e Università si attiverà in maniera quasi automatica. L'ateneo fornirà il suo sapere alla cittadinanza, l'amministrazione si occuperà attivamente degli studenti universitari. Basta soltanto un esempio per capire la portata dell'accordo: se il Comune avrà bisogno di un supporto che può essere fornito dall'università, non servirà più fare bandi di gara (che allungano inesorabilmente i tempi); sarà sufficiente affidarsi all'ateneo proprio in forza dell'accordo firmato ieri.
 

L'IDEA Di fatto, è stato formalizzato un accordo che già esisteva grazie ad alcuni membri dell'esecutivo che arrivano proprio dal mondo accademico, come il vice sindaco Paola Piras e l'assessore al Traffico Mauro Coni. La facoltà di Scienze politiche aveva collaborato nelle operazioni affidate al Comune per il censimento mentre Ingegneria si è occupata di traffico ma anche dei problemi legati alle cavità di piazza d'Armi. «A quel punto», ha spiegato Zedda, «ci siamo resi conto che, anziché coinvolgere le singole facoltà, si dovesse firmare un protocollo con l'intero ateneo». Idea immediatamente sposata da Giovanni Melis. «È importante», ha detto il rettore qualche minuto prima della firma, «che al Comune ci sia un giovane, per di più studente universitario. Con questo protocollo attiviamo una collaborazione estesa e articolata. Noi possiamo fornire il nostro contributo alla città attraverso le nostre strutture, i nostri laboratori di ricerca. Il Comune, dal suo canto, si impegna a prestare sempre maggior attenzione ai tanti studenti che frequentano l'università cagliaritana».
 

L'ACCORDO Se, dunque, l'ateneo fornirà alla città tutto il suo sapere, il Comune si occuperà di realizzare nuovi servizi culturali e di potenziare le infrastrutture didattiche. Non solo: tra gli impegni dell'amministrazione anche il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, compreso l'allungamento della metropolitana leggera sino alla Cittadella di Monserrato. «I punti di forza di questa città», ha sostenuto Melis, «sono la cultura, il turismo, l'apertura al Mediterraneo. Noi vogliamo aiutare a renderli ancora più importanti». Gli ha fatto eco Zedda. «Puntare sulla città universitaria», ha ricordato il sindaco, «era stata una delle promesse della nostra campagna elettorale. L'intento non è solo potenziare o offrire servizi ma anche utilizzare assieme idee, ricerca e innovazione per far crescere la città».
 

IL FUTURO Soprattutto in questo periodo, la vita dell'ateneo incrocia spesso i destini della città. In ballo, per esempio, c'è la realizzazione del campus. «Un'opera», ha puntualizzato Melis, «che non ci tocca direttamente perché viene gestita dall'Ersu. Ora l'iter è arrivato alla fase dell'appalto. Noi, insieme al Comune e allo stesso Ersu, abbiamo visto gli spazi nei quali verrà realizzato il campus». Poi, considerati gli spostamenti di alcune facoltà, resta da decidere il futuro di strutture come il San Giovanni di Dio e la clinica Macciotta. «Occorre discuterne con la Regione perché, qualunque cosa si decida di fare, servono fondi. Per quanto mi riguarda», ha concluso Melis, «vedrei benissimo la realizzazione di un punto di riferimento culturale». Sta, invece, prendendo forma il polo destinato agli studenti stranieri. Nell'ex sede di Medicina del lavoro, sorgerà un residence con quaranta posti letto destinati a studenti e docenti che arrivano da oltre frontiera; nello spazio in cui erano ospitate le suore di Calcutta, invece, sorgerà il centro linguistico d'ateneo. E proprio grazie alla collaborazione con il Comune, dopo tantissimi anni di attesa, è stata individuata l'area nella quale sorgerà la biblioteca della facoltà di Ingegneria.
Marcello Cocco