Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le ragioni delle imprese e quelle della legge

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2012

L'opinione
 

di Fabio Manca
Le ragioni dei cagliaritani, quelle degli imprenditori o quelle della legge? C'è questo quesito, in fondo, dietro l'ultima puntata della lunghissima e italianissima querelle attorno ai baretti del Poetto. Perché la proroga delle concessioni demaniali sino al 2015 proposta da Francesco Ballero e auspicata da anni dal Sindacato dei balneari avrebbe come unici beneficiari i gestori dei chioschi giacché i frequentatori della spiaggia, se si applicherà la norma che consente l'apertura tutto l'anno delle strutture amovibili in via di costruzione, avranno i servizi a disposizione per 365 giorni.
Non che le ragioni dei concessionari siano irrilevanti: chi investe 150 mila euro per una struttura temporanea, chi dà lavoro a mille persone e immette nell'economia della città venti milioni di euro all'anno ha ottimi motivi per auspicare tre anni di tranquillità. Ma è anche vero che l'azzeramento degli abusi e la volontà di approvare un Piano di utilizzo del litorale hanno aperto una stagione nuova nella tormentata storia della spiaggia dei cagliaritani.
Oggi, per la prima volta dalla metà degli anni '80, c'è la possibilità di ricominciare con regole chiare, condivise, che non penalizzino nessuno e diano a tutti gli imprenditori pari opportunità. Una di queste è la possibilità di partecipare, finalmente, a una gara per conquistare una concessione demaniale. In questo senso è comprensibile la posizione dell'assessore all'Urbanistica che chiede pazienza e rigida attinenza alle regole. Il Pul, probabilmente, sarà la soluzione di tutti i mali. Purché si approvi in tempi ragionevoli.