Il campo rom sulla 554 non chiude. «Non è previsto nessuno sgombero immediato, renderemo l'area più vivibile », ha detto l’assessore comunale alle Politiche sociali Susanna Orrù, smentendo le voci messe in circolazione ieri. Nonostante il Comune sia a conoscenza delle condizioni in cui vivono gli abitanti del campo e di chi abita nei quartieri vicini, e nonostante la situazione sia monitorata dal comitato per l'ordine e la sicurezza, l'assessore tiene a precisare che «mai si è parlato di sgombero forzato nel campo e tanto meno esiste la volontà di iniziarlo all'inizio della settimana per concluderlo entro l'estate». Il Comune ha sempre espresso la volontà di rendere più vivibile l’area, per fare in modo che i nomadi e chi abita nei quartieri vicini, possano rispettarsi. E nel medio e lungo periodo, l'intenzione del settore politiche sociali, sarebbe quella di superare il concetto stesso di “campo”. Per questo sono pronti dei finanziamenti regionali, circa 220 mila euro, dei 500 mila stanziati per i progetti sui nomadi, che il comune sta studiando insieme al Comitato per l'ordine e la sicurezza di cui fanno parte, oltre al Comune, anche la Prefettura, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco. « In questa fase», dice l’asses - sore Orrù, «nel campo la situazione non è delle più semplici nemmeno dal punto di vista dell'ordine pubblico». Proprio negli ultimi tempi infatti, si sono registrati diversi episodi di violenza tra famiglie rivali. Un capoclan è arrivato addirittura a minacciare in nemici impugnando una spada, per poi scagliarsi contro le forze dell’ordi - ne intervenute per sedare gli animi. POco tempo dopo è stata data alle fiamme lì’auto di un rom. Insomma: una situazione esplosiva, sulla quale forse sarebbe meglio non gettare cerini accesi. Monica Magro