La protesta dei residenti: «Assurdo pagare per non avere servizi»
Barracca Manna in rivolta: l'Imu? Una beffa
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Nessun sottoservizio, strade bianche, in molte vie non può passare neanche il camion della spazzatura a prendere i rifiuti. Però i residenti di alcune strade di Barracca Manna, quartiere spontaneo pirrese, saranno obbligati a pagare l'Imu, l'imposta municipale unica, chiamata dal decreto “Salva-Italia” del Governo Monti a sostituire la vecchia Ici.
LE PROTESTE Il concetto dei residenti è chiaro: su un'imposta di questo tipo non ci sarebbe nulla da ridire se si usufruisse di tutti i servizi di cui godono i residenti delle altre strade della città. E invece nell'ex rione abusivo ci sono persone che si sono insediate in quelle strade dagli anni '80, hanno pagato gli oneri di urbanizzazione così come gli è stato imposto negli anni passati dall'amministrazione comunale, ma che allo stesso tempo non hanno visto la realizzazione di neanche un sottoservizio.
LE TESTIMONIANZE Gianni Cogoni lavora nel campo dell'ingegneria chimica all'ospedale Brotzu, e anche per una questione di comodità ha deciso di andare a vivere a Barracca Manna, più precisamente in via Pesce, una traversa di via Segni: «Per noi pagare l'Imu è davvero una beffa - protesta - è un'imposta che pagherò in quanto sono una persona onesta, ma è ovvio che c'è qualcosa che non quadra. Io, che abito in una strada che non è neanche asfaltata dovrò pagare quanto e forse anche di più di una persona che abita in via Roma o nel Largo Carlo Felice, e che usufruisce quindi, da sempre, di servizi che io neanche posso sognarmi».
Vittorio Tuveri è un pensionato che abita dal 1986 nella parte bassa del quartiere spontaneo. Anche lui pagherà l'Imu, ma non si dà pace: «Ho costruito la mia casa senza chiedere niente a nessuno, tutto a spese mie - dice - ora mi vedrò costretto a pagare l'Imu con la mia pensione, che non è molto alta, e sarò obbligato a fare altre rinunce. E tutti questi sforzi li farò per nulla, nel senso che in tutti questi anni non ho usufruito di alcun sottoservizio: nella mia strada manca l'asfalto, l'illuminazione e le fogne».
Un altro residente di Barracca Manna, che preferisce non rivelare il suo nome, conferma: «Siamo cagliaritani quando ci sono da pagare tasse e imposte, ma in concreto non veniamo trattati come veri cittadini, visto che in alcune strade non ci sono i cassonetti e non passano neanche i camion della nettezza urbana. È una vergogna».
Piercarlo Cicero