Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Un passo avanti verso la consulta degli immigrati

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 marzo 2012

 Comune

 

IL CORTEO Una manifestazione di immigrati davanti al Comune

MUNICIPIO Arriva il via libera della commissione Statuto: potranno votare i residenti in città ma anche gli apolidi

 L’istituzione della consulta degli immigrati compie un altro passo verso l’approvazione definitiva. Il regolamento è stato discusso e votato ieri mattina, nel corso della commissione Statuto, presieduta da Giovanni Dore (Idv). Hanno trovato spazio alcune modifiche. La consulta sarà aperta agli stranieri residenti in città, ma anche agli apolidi. Resterà in carica per tutta la consiliatura comunale fino alla costituzione di una nuova consulta. Si riunirà quattro volte all’anno, ma potrà anche essere convocata dal suo presidente, oltre che da sindaco, presidente del Consiglio comunale o una commissione. Una volta all’anno si dovrà riunire in seduta allargata, con i rappresentanti delle associazioni di immigrati e dei sindacati dei lavoratori. Le sedute saranno pubbliche e i suoi membri potranno chiedere in ogni momento un incontro con consiglieri comunali. Un eventuale rifiuto di incontro da parte dei politici dovrà essere motivato. Voteranno tutti gli stranieri o apolidi con permesso di soggiorno, dai 18 anni in su e residenti nella provincia. Sarà compito del sindaco indire le elezioni che, a eccezione della prima, dovranno essere convocate entro sei mesi dal suo insediamento. Il regolamento è passato con il voto compatto della maggioranza. Sempre più spaccata la minoranza, con il sì di Gianni Chessa (Udc), l’astensione di Gennaro Fuoco (Fli) e il no di Riformatori e Pdl. «Si dà la possibilità al presidente della consulta di intervenire sugli ordini del giorno del Consiglio comunale - spiega Alessio Mereu dei Riformatori - un sardo non può farlo, è razzismo al contrario». Molto soddisfatto Sebastiano Dessì, Sel. «In un momento di crisi come questo, la città apre spazi di democrazia in più. È giusto dar voce agli stranieri sulle problematiche cittadine».

P. R.