Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Salta il veto sul metrò per gli ospedali

Fonte: La Nuova Sardegna
30 settembre 2008

MARTEDÌ, 30 SETTEMBRE 2008

Pagina 2 - Cagliari



Nuovo accordo sui 12 chilometri dal Brotzu a Pitz’e serra, mentre si progetta l’intera rete



Lo staff dei progettisti marcia per fare la gara nel 1º semestre 2009

CAGLIARI. Un altro fondamentale tassello della rete di metropolitana leggera si aggiunge in questi giorni con l’accordo finalmente trovato tra il comune di Cagliari e lo staff di progettisti Regione-Arst (gli ex Fds che hanno sempre gestito l’ipotesi metropolitana). Il troncone della disputa sono i 12 chilometri e 400 metri tra via Peretti dove c’è l’ospedale Brotzu e il quartiere di Pitz’e serra passando dalla via Vesalio. Dodici fermate che formano un asse tra l’ovest e l’est dell’area cagliaritana, ritenuto un asse portante per sostenere il traffico dei pendolari che si muovono ogni giorno a migliaia lungo l’asse mediano e anche per rendere un servizio al cittadino dell’area est, dove negli ultimi anni c’è stata la maggior espansione residenziale.
Questi ormai 120 mila abitanti quasi non dispongono di mezzi pubblici in grado di portarlo nella zona degli ospedali. Questa linea che si chiama «3» nella mappa del progetto per una metropolitana dell’area vasta era stata addirittura accantonata: il Comune del capoluogo non vedeva bene il passaggio dei binari nella via Vesalio. All’intesa si è giunti con alcune modifiche della prima ipotesi e nelle prossime settimane l’accordo verrà formalizzato. Si tratta di un passo importante perché, in assenza del consenso cagliaritano, il troncone sarebbe partito dalla via Vesalio per raggiungere Pitz’e serra passando da Is Pontis Paris, via Fiume, piazza 4 Novembre, piazza Principessa Iolanda e Pitz’e serra, lasciando fuori la tappa forse più necessaria, quella del complesso ospedaliero Brotzu, Microcitemico, Oncologico. Resta ancora saldo il no del capoluogo al passaggio della metropolitana in via Roma. E’ un punto delicato che in passato aveva del tutto bloccato il progetto del trenino. Adesso, con l’ipotesi lanciata dalla Regione, l’anello che si chiuderebbe a Cagliari grazie al tratto di via Roma è una delle linee dell’area vasta, non l’unica, quindi, non necessariamente la più importante. E’ documentato dagli studi di settore che gli spostamenti sono aumentati notevolmente tra le periferie del capoluogo e i centri dell’area vasta, una metropolitana leggera serve anche se Cagliari taglia fuori mezza città. E infatti il resto della progettazione procede. Vanno avanti i lavori per collegare la stazione di Monserrato-Gottardo al Policlinico universitario, si marcia verso l’elettrificazione della linea ferroviaria per Settimo San Pietro. Ma alla Regione si susseguono le riunioni per rispettare il cosiddetto cronogramma per arrivare all’appalto dell’intera opera. I progetti sono in dirittura d’arrivo, «si sta tentando di rispettare i tempi che ci eravamo dati - spiega l’assessore regionale ai trasporti Sandro Broccia - si sta lavorando alla definizione dei progetti per arrivare all’appalto, l’impegno è di bandire la gara entro il primo semestre dell’anno prossimo». Il primo troncone di Metrocagliari è stato inaugurato il 7 marzo 2008 dall’ex ministro dei trasporti Alessandro Bianchi, che definì la piccola opera «il primo tassello di una grande rete di metropolitana leggera». (a. s.)