Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La necropoli punica di Tuvixeddu è tra i gioielli del Fai

Fonte: L'Unione Sarda
14 marzo 2012

Fondo ambiente italiano, XX Giornata di Primavera


C'è anche la necropoli punica di Tuvixeddu tra le meraviglie che il Fai mostrerà ai visitatori in occasione della XX edizione della Giornata di Primavera. Quest'anno, il 24 e il 25 marzo, sono 670 i tesori dell'arte e dell'architettura ma anche aree archeologiche, percorsi naturalistici, borghi, giardini, chiese, musei, sparsi in tutte le regioni d'Italia, luoghi particolari, spesso inaccessibili, che per due giorni saranno a disposizione di chi vuole visitarli, in qualche caso anche con escursioni e biciclettate. Alcuni tesori particolarmente delicati, come Villa Madama a Roma e Il Gernetto, la reggia settecentesca comperata da Berlusconi a Gerno di Lesmo (Monza Brianza), saranno riservati agli iscritti Fai e a quelli che si iscriveranno in corsa in questi giorni. Ma da Tuvixeddu alla palladiana chiesa dell'Ospedaletto a Venezia, saranno 670 in 256 luoghi d'Italia, i beni eccezionalmente aperti al pubblico per la Giornata di Primavera del Fai.
«Per noi una specie di compleanno», sorride Giulia Mozzoni Crespi, la grande signora del Fai oggi presidente onorario. Gli anni non le hanno tolto la verve, lo ha dimostrato ieriincalzando il ministro della cultura Lorenzo Ornaghi: «Ministro abbiamo grande fiducia in lei, nei governi passati i beni culturali non erano considerati!». Niente di generico nel suo appello. Giulia Crespi ha inchiodato il ministro chiedendogli di dare «una svolta» su due precise questioni, quella di Villa Adriana, minacciata dalla discarica che si vorrebbe costruire a poca distanza, e Arcus, la spa per interventi sulla cultura che il Mibac ha in condominio con le infrastrutture. Il ministro ha battuto sul tema del rapporto pubblico-privato: «La collaborazione con il privato sociale, con le associazioni è fondamentale, è una necessità, perché nessuna struttura statale potrà reggere le forme di welfare che saranno necessarie alla società del futuro». Proprio la collaborazione con il Fai, ha sottolineato, ha portato recentemente a un accordo - che Ornaghi definisce «paradigmatico dei rapporti fra Stato e privato sociale» - per l'edificio milanese della Cavallerizza, che nel 1848 ospitò la cavalleria austriaca al ritorno di Radetzsky.Assegnata dal Demanio al Mibac, restaurata con un progetto di Gregotti e una spesa di 11,5 milioni di euro, la Cavallerizza ospiterà ora, oltre alla collezione di periodici della Biblioteca Braidense, i nuovi uffici del Fondo Ambiente Italiano, che in cambio organizzerà ogni mese eventi aperti al pubblico e si farà carico della manutenzione ordinaria. «Un accordo estremamente importante - ha sottolineato la presidente Fai Ilaria Borlotti Buitoni -: si sono abbattute barriere tra pubblico e privato che è necessario abbattere». La presidente ha poi ringraziato il presidente della Rai Paolo Garimberti: «Saremo sempre al fianco del Fai per i beni culturali, vera ricchezza del Paese», ha assicurato Garimberti citando Ronchey. Intanto, proprio grazie al Fai, nel primo fine settimana di primavera, si potrà andare alla scoperta di stanze segrete, luoghi mai visti, occasioni uniche. L'elenco completo è sul sito del Fai, che quest'anno ospita anche un contributo in video streaming online del presidente della Repubblica Napolitano, il 23 marzo, rivolto soprattutto ai giovani, sull'importanza della tutela e della valorizzazione.
Silvia Lambertucci