Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«No a un nuovo ghetto di case popolari»

Fonte: Sardegna Quotidiano
13 marzo 2012

Via Flumentepido

 

LA SCUOLA La struttura sarà abbattuta per fare spazio alle case popolari

LA POLEMICA L’Udc Chessa contro la delibera del Comune «Perché pagare un ingegnere esterno per la progettazione?»

È scontro in consiglio comunale sulle case popolari di via Flumentepido. Il progetto già approvato dalla giunta prevede la demolizione dell’ex scuola e la costruzione di 32 appartamenti spalmati in due palazzine di quattro piani. Ma non piace per nulla al consigliere Gianni Chessa, Udc: oggi discuterà in aula un’interrogazione urgente dove chiede «quali interventi si intendano effettuare affinché si eviti la nascita di nuovi ghetti«. Per Chessa i problemi sostanziali sono due. Il primo è che nella zona di San Michele di case popolari ce ne sono fin troppe: «Almeno il 40% di quelle presenti in città. Si arriva al 70% comprendendo anche la parte di Is Mirrionis», spiega il consigliere Udc entrando nel dettaglio. L’altro aspetto è che «sarebbe un grosso errore urbanistico abbattere le scuole per poi per trasformarle in abitazioni, servono attività sociali». Anche se, come c’è scritto nel progetto approvato, ci sarà anche un locale per le attività ricreative da 286 metri quadri. L’intervento costerà in tutto quasi 4 milioni e 900 mila euro, di cui 170 mila per «la parcella professionale per il progetto esecutivo» affidato all’in - gegnere Giovanni Aresu e 200 mila per la demolizione della struttura. Fondi che, sempre secondo l’espo - nente dell’Udc, sarebbero potuti essere usati «per costruire case popolari in altre parti della città». Nella planimetria compaiono “due autorimesse seminterrate ”: in un palazzina con 16 stalli per auto e 16 cantine, nell’altro edificio 24 posti per vetture. “Incenti - vi per attività poco pulite”, attacca ancora Chessa, “al di fuori degli standard per l’edilizia agevolata”. La richiesta è quella di rivedere tutta la pianificazione. E se la risposta dovesse essere negativa «chiederò che le case vengano assegnate agli anziani disabili che vivono in appartamenti non a norma».

Francesca Ortalli