Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Una festa con i sapori della tradizione

Fonte: La Nuova Sardegna
29 settembre 2008

SABATO, 27 SETTEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Si conclude al Lazzaretto “Locande in Sardegna”, viaggio alla scoperta delle zone rurali





CAGLIARI. Un’intera giornata dedicata all’agroalimentare e all’artigianato per conoscere i sapori e le tradizioni delle zone rurali dell’isola e promuovere il territorio. È con questa ricetta che oggi, nel Lazzaretto di Sant’Elia, si conclude “Omnia-Locande di Sardegna”, il progetto finanziato con fondi europei e realizzato, in collaborazione con Slow food, da cinque Gal (Gruppi di azione locale) isolani per far conoscere angoli meno noti di Sardegna al di fuori dei confini regionali. Partito ad aprile, e realizzato in partnerariato con diversi paesi dell’Unione europea, “Omnia-Locande di Sardegna” ha visto attivarsi, nella valorizzazione del territorio, i Gruppi di azione locale del Sulcis iglesiente, Monte Linas, Logudoro-Goceano, Mare e Monti e del Montiferru-Barigadu-Sinis, che attraverso un finanziamento di trecentomila euro del progetto comunitario Leader Plus per gli anni 2000-2006 (in totale c’era a disposizione un milione) hanno attivato una serie di sinergie utili. ‹‹La domanda da cui siamo partiti - racconta il presidente del Gal Monte Linas, Antonio Marroccu- è stata: come si può evitare lo spopolamento nelle zone rurali? Con la creazione di posti letto, è la risposta che ci siamo dati, ma anche di strutture recettive adatte ad attirare i turisti››. Ed è qui che sono entrati in gioco i progetti comunitari, che con i loro finanziamenti hanno anche dato la possibilità agli operatori delle diverse zone di fare sistema (cosa rara in Sardegna dove spesso si agisce divisi) per proporre i loro prodotti al di là del territorio di provenienza: bottarga, casu axedu, capperi selergini, e non solo, sono così finiti in bella mostra in appositi spazi dedicati messi a disposizione da alcuni ristoranti cagliaritani e da una macelleria aderente al circuito di Slow food. La stessa opera di promozione è stata fatta in alcune grandi città europee: da Roma a Stoccolma, sino a Bruxelles. ‹‹A Roma - racconta Marroccu - il presidente di Coop Italia ci ha chiesto novecento porchetti sotto vuoto, ma ne avevamo solo novantadue››. Segno che fuori le produzioni locali suscitano apprezzamenti, ma che bisogna lavorare ancora parecchio, agendo ‹‹oltre che sulla qualità anche sulla quantità››.
Oggi la manifestazione di chiusura di Omnia comincerà alle dieci e andrà avanti sino alle ventitrè: artigiani e produttori dell’agroalimentare arrivati dai cinque Gal di riferimento venderanno i loro prodotti e inviteranno a golose degustazioni, come nelle fiere di tanti anni fa.