La consulta degli immigrati spacca il Comune di Cagliari: guerra a tutto campo ieri nella commissione politiche sociali. Lo scontro col Pdl si è acceso sulla bozza dell’organismo di rappresentanza dei migranti presentata dalla maggioranza. La proposta del centrosinistra prevede una sperimentazione per il primo anno, il voto amministrativo per gli immigrati con almeno 18 anni e iscritti all’anagrafe da almeno 12 mesi. La consulta dovrebbe prevedere 15 rappresentanti, con i primi 6 seggi per i più votati in termini assoluti. Quanto all’elettora - to passivo, i rappresentanti saranno scelti da 9 macroaree geografiche individuate da una commissione elettorale, che dovrà vigilare sulla regolarità del voto. Sì dall’intera maggioranza della commissione, (presieduta da Fabrizio Rodin) più Gianni Chessa dell’Udc. Voto di astensione da Sandro Vargiu (Riformatori). Dal Pdl è partita la protesta: Anselmo Piras e Maurizio Porcelli hanno abbandonato tra le polemiche. Toni forti da parte di entrambi. «Pensavamo ci fosse la possibilità di discutere insieme, invece siete arrivati con il compito già fatto. State facendo i giochetti della solita sinistra», ha attaccato Piras, «spiegheremo agli immigrati il trucchetto che state imbastendo». Maurizio Porcelli promette battaglia: «Faremo un incontro in piazza, per spiegare che la richiesta di rappresentare tutte le nazionalità non è stata accolta». Sebastiano Dessì (Sel) ha replicato: «Prima il Pdl ha chiesto una consulta più ampia possibile, ma nel 2007 non avete portato in consiglio comunale una bozza che prevedeva proprio la consulta delle associazioni ”. Saggia l’analisi del presidente Rodin: «Il Pdl resta sulle sue posizioni, ma la minoranza è spaccata». L’ultima parola all’Aula P. R