Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Materasso, il re dei rifiuti ingombranti

Fonte: L'Unione Sarda
29 settembre 2008

L'indagine. Da gennaio 16 mila telefonate al Servizio di ritiro, ma aumentano gli incivili

In otto mesi smaltiti 4.100 mobili, 2.902 lavatrici e 1.026 tv

Per il ritiro il tempo d'attesa è di 15 giorni. «Stiamo allestendo altri due mezzi».
Cento materassi al giorno, 53 frigoriferi ogni ventiquattro ore. Non si può certamente dire che i cagliaritani non rinnovino la propria casa. A raccontarlo, però, non è l'inchiesta di qualche associazione di consumatori. Il dato arriva, invece, dall'Osservatorio comunale rifiuti solidi urbani che ha fatto uno studio sui 600 mila chili di rifiuti ingombranti ritirati tra gennaio e agosto. Un'analisi che fornisce risultati incoraggianti: dalle cinquanta chiamate medie giornaliere al numero verde si è passati alle circa duecento. «Un fatto», ammette, soddisfatto, l'assessore ai Servizi tecnologici Gianni Giagoni, «che ci sta creando qualche problema: adesso, il tempo medio di attesa è di una quindicina di giorni. Stiamo allestendo altri due mezzi per sbrigare più velocemente il ritiro dei rifiuti».
I RIFIUTI I cagliaritani chiamano, soprattutto, per chiedere il ritiro di rifiuti ferrosi (che rappresentano il 17 per cento del totale); e si liberano anche di mobili (15%), lavatrici (11%), scaldabagni (12%), frigoriferi (9%), materassi (8%), legno (6%), cucine (5%), televisori e monitor (4%). Numeri che, in qualche modo, stupiscono: in otto mesi, i cagliaritani, giusto per citare alcune cifre assolute si sono liberati di 4.100 mobili, di 2.902 lavatrici e di 1.026 monitor e televisori. Che nessuno dica che questa non è la società dei consumi.
LE CHIAMATE Al centralino del numero verde sono arrivate, tra gennaio e agosto, circa sedicimila chiamate: di queste, le inevase, quello che cioè non hanno portato al ritiro di rifiuti, sono state circa un migliaio. Quasi tutte per “colpa” dell'utente: nel 74 per cento dei casi, il rifiuto non è stato portato via per l'assenza della persona che aveva chiamato. Nel 18% dei casi, invece, non è stato trovato l'utente; c'è poi un 2% di annullamenti e un 6% che non ha portato al ritiro perché il materiale non era pronto.
I QUARTIERI L'analisi effettuata dall'Osservatorio prende in considerazione anche le singole circoscrizioni. La numero 4 mostra le percentuali più alte di chiamate, mentre la 3 e la 2 mostrano una tendenza alla diminuzione. Comparando i dati relativi alla percentuale di chiamate con quelli sulla percentuale di popolazione residente nella singola circoscrizione, la più virtuosa si conferma la numero 4, con una percentuale di chiamate superiore alla percentuale di abitanti. La meno virtuosa è la municipalità di Pirri, con il maggior divario tra percentuale di abitanti e percentuale di chiamate. Addirittura, sono state prese in considerazione anche le singole strade: il maggior numero di chiamate è arrivato da via Cagna; seguono via Dante, via della Pineta, via Is Mirrionis, via Machiavelli, via Giotto, via Sanna Randaccio, viale Sant'Avendrace, via San Giovanni e il corso Vittorio Emanuele.
GLI INCIVILI Se aumenta il numero dei cagliaritani che chiamano per ritirare i propri rifiuti ingombranti, non si arrendono, però, gli incivili, quelli che abbandonano per strada quelle cose di cui non hanno più bisogno. Eclatante, per esempio, è il caso della discarica abusiva creata a Barracca Manna. Negli otto mesi presi in considerazione, nell'ambito del servizio “Sardegna fatti bella”, sono stati ritirati 57 mila chili di rifiuti ingombranti abbandonati per strada. Il mese in cui gli incivili si sono scatenati è stato febbraio con quasi 1.500 pezzi lasciati per strada. Ma, da questo punto di vista, i dati sono incoraggianti. Il mese più positivo è stato l'ultimo preso in considerazione: a luglio, gli abbandono sono stati circa 1.100. Che sia il segnale dell'inversione di tendenza?
MARCELLO COCCO

27/09/2008