Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Rossella libera, mobilitazione online missione del governo in Mauritania

Fonte: Sardegna Quotidiano
1 marzo 2012

 LA SARDA RAPITA

 

L’INIZIATIVA Una massiccia adesione al “blogging day” per la ragazza di Samugheo: centinaia di appelli in rete

appelli e simboli

FIORELLO CHIAMA SU TWITTER RISPONDONO I TG NAZIONALI SEQUESTRO URRU La manifestazione dei blogger, già organizzata da tempo ha raccolto tante adesioni, sulla rete il volto di Rossella Urru campeggia da tempo sui profili dei social network, ma per smuovere l'attenzione dei media nazionali, c'è voluto Fiorello. Lo showman, tre giorni fa, con un video ha chiesto direttamente ai telegiornali nazionali di rompere il muro di silenzio sul rapimento di Rossella

 LO STRISCIONE SUL MUNICIPIO Uno striscione per Rossella è la campagna lanciata dall'associazione ''donne viola'' e che sta coinvolgendo tante amministrazioni comunali italiane. L'iniziativa è stata fatta propria, tra gli altri, anche dal sindaco di Milano Pisapia che da due settimane ha appeso il drappo per Rossella. In Sardegna, per ora, espongono lo striscione i comuni di Samugheo e Cagliari. Nel capoluogo, ''Rossella libera'' si legge anche a Palazzo Regio, sede della Provincia

 ARRIVA ANCHE L’ABBRACCIO DEI GIOCATORI DEL CAGLIARI Per Rossella scende in campo anche il Cagliari Calcio. I rossoblù hanno postato diverse foto e, sul sito ufficiale, un messaggio: «Non sappiamo se ti sei mai interessata a noi, se hai mai tifato rossoblù: poco importa, ci piace pensarti come una realtà sarda “momentanea - mente impegnata all’estero”: per te il nostro modesto abbraccio».   

 

Liberate Rossella. Ora il grido è più forte: non viene più soltanto dalle piazze della Sardegna, ma irrompe sul web attraverso le tastiere di centinaia di italiani che attraverso twitter hanno rilanciato l’appello per la liberazione di Rossella Urru, la cooperante di Samugheo rapita oltre quattro mesi fa nei territori a Sud dell’Alge - ria. Ieri sulla rete c’è stato il “blogging day ” sul rapimento di Rossella. Una manifestazione virtuale, organizzata dalla blogger Sabrina Ancarola, che mirava a accendere l’attenzione degli italiani sul rapimento, attraverso il coinvolgimento del maggior numero possibile di diari virtuali. Hanno risposto all’appello oltre 430 blog che hanno pubblicato un intervento per ricordare la vicenda della cooperante di Samugheo. Dal mondo dei blog, la manifestazione si è allargata a macchia d’olio invadendo Twitter. Sul social network, accanto a centinaia di persone comuni spuntano anche diversi nomi noti, dalla politica allo spettacolo e allo sport: tutti hanno inserito i loro messaggi accompagnati dalla parola chiave #freerossella o #freeRossellaUrru. Tra i politici, oltre al presidente della Regione Ugo Cappellacci, hanno scritto tra gli altri, i sindaci di Napoli e Milano, De Magistris e Pisapia, il leader di Sel, Nichi Vendola, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. Sul suo sito Massimo Donadi, Idv, ha annunciato una interrogazione parlamentare per chiarire le azioni che il governo sta portando avanti per la liberazione della cooperante sarda. Dal mondo dello spettacolo, dopo il suo primo video, Fiorello ha rilanciato l’argomento nella sua “edicola“, lo spazio che quotidianamente cura sulla rete. Accanto a lui hanno espresso la loro solidarietà anche Lorenzo Jovanotti, Nicola Savino e del Trio Medusa. Anche i calciatori del Cagliari hanno voluto partecipare alla mobilitazione pubblicando le loro foto con un cartello a favore della liberazione di Rossella, su tutti i due sardi Francesco Pisano e Andrea Cossu, il nuovo arrivo Pinilla e il difensore Davide Astori, nonostante l’impegno con la nazionale. La società di Cellino ha voluto partecipare inserendo sul suo sito ufficiale la foto della ragazza rapita e un breve messaggio.

L’AZIONE DEL GOVERNO In tanti, sulla rete si sono chiesti quali iniziative stesse portando avanti il governo per la liberazione di Rossella. Mauro Pili, deputato Pdl, in una interpellanza ha chiesto che «il governo italiano faccia urgentemente tutto quanto è necessario per arrivare nel più breve tempo possibile alla liberazione di Rossella Urru. La missione italiana del ministero degli Esteri», ha scritto Pili, «deve partire senza ulteriori ritardi, rimuovendo ogni tipo di ostacolo, da quello logistico a quello economico». Il deputato sardo ha sottolineato la necessità che qualsiasi iniziativa venga presa con la massima celerità: «Non sono più sufficienti solo rassicurazioni generiche, seppur nel comprensibile riserbo, occorre un intervento deciso e non più rinviabile del governo italiano», sostiene Pili che invita Palazzo Chigi, «a rimuovere ogni possibile ostacolo alla missione diplomatica del ministero degli Esteri in Mauritania e nel Mali comprese ipotetiche e non giustificabili ristrettezze economiche per tali missioni. È indispensabile», conclude Pili, «che già dalle prossime ore, dai voli di Stato a quant’altro necessario, venga messo in campo per accelerare in ogni modo il rapido ritorno a casa della giovane missionaria sarda. Risulterebbe incomprensibile e inaccettabile qualsiasi rallentamento della missione governativa per mere ragioni logistiche ed economiche». La rassicurazione sull’impegno del governo arriva da Margherita Boniver, che da Palazzo Chigi ha ricevuto l’incarico di guidare la missione diplomatica in Mauritania. «Partiremo domani mattina (oggi, ndr) da Roma, faremo scalo a Parigi e nel pomeriggio saremo a Nouakchott (la capitale della Mauritania)», dice la Boniver, «ogni polemica lascia il tempo che trova, non si tratta di discutere sui voli-blu, ma di impegnarci per riportare Rossella a casa”». L’ex sottosegretario agli Esteri del governo Berlusconi incontrerà le più alte cariche dello Stato africano, che, dice, «comprendono quanto la vicenda sia una priorità importante per qualsiasi governo italiano, tecnico o politico che sia. Non lasceremo nulla di intentato », annuncia la Boniver, «mi augruro di riuscire ad arrivare alla liberazione e nel minor tempo possibile». Sulla partecipazione popolare alla mobilitazione per Rossella la Boniver è chiara: «Il clamore e la partecipazione sono comprensibili. Ogni caso è differente, non si può dire se l’attenzione causi un danno o un vantaggio » .

Michele Salis