Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Così il cinema aiuta a prevenire la dispersione

Fonte: L'Unione Sarda
29 settembre 2008

Scuola. Progetto di Provincia, associazione multietnica Arcoiris e consorzio Camù



La dispersione scolastica si combatte anche con l'attivazione laboratori di cinema, archeologia e scrittura creativa. Per facilitare, allo stesso tempo, l'integrazione dei minori extracomunitari.
Nasce con questo duplice obiettivo “Il nodo”, al via a partire dal mese di ottobre, intervento di prevenzione dell'abbandono della scuola, finanziato dalla Fondazione per il Sud e promosso dall'assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Cagliari, dall'associazione femminile multietnica Arcoiris Onlus e dal Consorzio Camù, che si articolerà in una serie di iniziative a sostegno dei ragazzi e delle famiglie. Ieri pomeriggio, nei locali del Centro comunale d'arte e cultura Exmà si è tenuta la presentazione e sono stati allestiti gli stand informativi.
«Le parole chiave per definire questo progetto sono due», ha spiegato l'assessore provinciale alle Politiche sociali Angela Quaquero, «ovvero empowerment e prevenzione. Il significato del primo termine, che è quello di prendere consapevolezza delle proprie risorse e crescere, coincide alla perfezione con il percorso previsto dal progetto. La prevenzione del disagio, poi, è fondamentale». È già collaudata e garanzia di successo, secondo l'assessore, la partnership che curerà la programmazione. «Si tratta di soggetti competenti, con cui abbiamo già collaborato in altre occasioni».
Rientrano nel progetto anche le attività di sostegno ai genitori che si svolgono nel centro Panta Rei, dove è attivo anche lo sportello giovani, e i servizi offerti dal Centro di mediazione linguistica e culturale dell'assessorato, che spaziano dall'accoglienza e informazione su lavoro e studio alla promozione di attività di animazione. Il consorzio Camù si occuperà invece dei nove laboratori previsti. I ragazzi potranno partecipare gratuitamente agli incontri sul cinema e sul teatro, scoprire la storia imparando a conoscere il mestiere dell'archeologo ma anche approfondire l'arte del riciclo, creando pupazzi e oggetti di ogni tipo con materiali riciclati. Prevista anche l'attivazione del laboratorio di scrittura creativa, di linguaggio dell'immagine e di lettura al alta voce. «Sono rivolti ai ragazzi dai 12 ai 18 anni a rischio di esclusione sociale», ha specificato il presidente del consorzio Fabrizio Frongia, «e rappresentano uno stimolo in più per chi manifesta la tendenza a voler uscire dal mondo della formazione». Per informazioni sui laboratori è possibile chiamare il numero 070/64021115.
MARIANGELA LAMPIS

27/09/2008