Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Pd: «Attentati record, ma lo Stato non si muove»

Fonte: La Nuova Sardegna
29 febbraio 2012

Interrogazione dei deputati sardi al ministro dell’Interno Cancellieri, gli appelli delle Province e dei Comuni



CAGLIARI. Gli attentati agli amministratori pubblici sono una minaccia alla vita democratica, serve un immediato intervento del governo. Lo hanno sostenuto i deputati del Pd che, primo firmatario Paolo Fadda, si sono rivolti al ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, con un’interrogazione che sarà discussa a Montecitorio. I parlamentari hanno chiesto la convocazione di un tavolo di confronto per individuare «interventi volti a scongiurare tali atti criminosi» e a colpire finalmente i responsabili. Dopo avere ricordato gli ultimi attentati ai danni dei sindaci di Monserrato (auto incendiata), di Irgoli (bomba davanti abitazione) e del vicesindaco di Galtellì (incendiato lo studio professionale), i deputati hanno ricordato come dal «Rapporto sulla criminalità in Sardegna, lo studio condotto da un Ateneo sardo nel 2010, si rileva che nell’isola in quattro anni vi son stati 1.313 attentati, primato che supera la Sicilia di tre volte, la Campania di cinque e regioni come le Marche e la Valle d’Aosta di ben cento volte. «La maggior parte di questi attentati è diretto agli amministratori pubblici dei nostri Comuni - ha detto Fadda - e produce un clima di tensione e paura». I deputati del Pd hanno quindi denunciato «il totale immobilismo dello Stato anche dopo gli impegni assunti nell’autunno 2011 dall’allora ministro Maroni».
L’appello di Deriu. Al ministro Cancellieri si è rivolto anche il presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, che è anche presidente dell’Ups. Deriu ha sollecitatp «tutte tutte le misure necessarie a debellare il fenomeno e a ristabilire le condizioni di serenità e libertà necessarie a chi amministra la cosa pubblica». Quello che sta accadendo «non va sottovalutato» e lo Stato «deve farsi sentire concretamente».
Cossa: «Intervenga il Consiglio regionale». Il vice presidente Michele Cossa (Riformatori) ha detto che «l’assemblea sarda deve con forza prendere una posizione decisa a difesa di chi rappresenta il popolo sardo e, in questo momento, è pericolosamente sotto attacco». Cossa ha aggiunto: «Chi difende gli interessi della collettività non può essere lasciato solo». A suo avviso il Consiglio regionale «deve migliorare la legge sui risarcimenti che in questi anni, anche per colpa della burocrazia, ha funzionato poco e male».
Assemblea dell’Anci. Il presidente Cristiano Erriu ha convocato per oggi l’esecutivo dell’associazione dei Comuni: l’obiettivo è quelli di convocare l’assemblea generale di tutti i sindaci sardi.