Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Traffico, rivoluzione in via Verga

Fonte: L'Unione Sarda
28 febbraio 2012

Per portare a termine questi lavori occorrerà abbattere una costruzione e un muro abusivi

A lavori ultimati si potrà raggiungere via Stamira anche da via Pirandello
Per la circolazione stradale di Pirri sarà una vera e propria rivoluzione. La nuova via Verga che consentirà di raggiungere la via Stamira passando dalla via del Tamburino Sardo, senza dover fare “inversione a U” «diventerà presto realtà», assicura Paolo Castangia, presidente della commissione trasporti della Municipalità. «Per far questo occorre abbattere una costruzione abusiva e il muro di recinzione che la circonda», aggiunge. A lavori ultimati sarà possibile raggiungere la via Stamira anche dalla via Pirandello. «È arrivato il momento di realizzare questo progetto che sarà veramente rivoluzionario per la circolazione. Con questa soluzione, infatti, si potrà entrare e uscire da Pirri senza dover sopportare i disagi del traffico della via del Tamburino, particolarmente pesanti nelle ore di punta», spiega ancora Castangia.
Quello di via Verga è un progetto che risale a una decina di anni fa, quando il Comune stabilì con un provvedimento di esproprio di sacrificare un'abitazione privata per «un interesse di carattere generale. Già nella precedente legislatura avevamo provato a stringere i tempi ma alla fine qualcosa si è arenato e i termini per l'esecuzione del provvedimento di esproprio sono scaduti. Oggi, invece, rimettiamo in moto la macchina amministrativa perché i cittadini di Pirri hanno diritto a una circolazione meno caotica», dice ancora l'esponente di Sel.
Il Comune ha già indetto la gara per l'assegnazione dei lavori. «Sono state presentate sei offerte», aggiunge Castangia, «adesso gli uffici tecnici incaricati dovranno valutare la bontà dei progetti presentati, quindi, chi si aggiudicherà la gara riceverà l'incarico per l'esecuzione dei lavori». Il presidente della commissione spiega, quindi, perché si è arrivati alla decisione di espropriare il terreno e demolire l'edificio realizzato abusivamente. «Non vogliamo che nessuno pensi che il nostro sia un atteggiamento persecutorio, ma chi ha costruito quel muro e quell'abitazione sapeva che su quel terreno erano già presenti vincoli urbanistici. Oggi, abbiamo il dovere di restituire ai cittadini ciò che è stato tolto loro, ovvero la possibilità di una migliore viabilità». Tempi tecnici permettendo, le ruspe potrebbero entrare in azione «già tra settembre e ottobre», conclude Castangia.
Mauro Madeddu