Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Piscina fantasma, l’assessore: «La faremo»

Fonte: Sardegna Quotidiano
27 febbraio 2012

San Michele

 

VIA ABRUZZI La vasca della piscina comunale lasciata a metà

INCOMPIUTA Luisanna Marras non dà una data ma assicura la prosecuzione dell’opera. Si pensa di coinvolgere i privati

Lo stop ai lavori per il completamento del centro sportivo polivalente di via Abruzzi potrebbe essere momentaneo. Due giorni fa il dirigente comunale dei Servizi tecnici, Mario Mossa, ha rescisso il contratto con le due ditte vincitrici del bando per la creazione della struttura (la Pmm costruzioni e la defunta Sarcobit) per ritardo nell’esecuzione dei lavori e inadempimenti contrattuali. All’indomani di questa scelta l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Luisanna Marras, promette il massimo impegno per scongiurare l’ennesima incompiuta. «I lavori riprenderanno, questo è certo - dice l’assessore - ed è stato giusto rescindere il contratto con le imprese». I tempi? «Non do alcuna data - spiega la Marras - ma è nostro dovere completare l’operae e realizzare la piscina». Per Maurizio Chessa, presidente della commissione comunale Lavori Pubblici, ci sono due strade possibili: «La prima è verificare se i fondi a disposizione sono sufficienti e in caso contrario proporrò in commissione un progetto di finanziamento da parte di privati». A questi spetterà il compito di terminare l’opera che potranno avere in concessione. Qualche perplessità solleva Gianni Chessa (Udc), vicepresidente commissione Lavori Pubblici e primo promotore per la costruzione della piscina, nel 2004. «Premesso che non sono contrario all’inter vento dei privati - spiega Chessa - dico che all’ipotesi bisognava pensarci prima perché l’opera è già stata cantierata ». «Bisogna capire - conclude il consigliere dello Scudocrociato - quanti soldi sono rimasti dopo il primo lotto dei lavori, nel 2004 convinsi l’allora sindaco Floris sull’idea di costruire la piscina nel quartiere e i primi finanziamenti stanziati furono di 2,5 milioni di euro».

P. R.