Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il quartiere discarica

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2012

Ma l'assessore Leo assicura: «Presto bonificheremo tutte le aree»

Terramaini, degrado ai confini dell'assurdo

Terramaini? Un rione-discarica. Le aree incolte che si estendono da via Newton alla sede della polisportiva Ferrini, così come quelle adiacenti alle vie Vesalio e Pisano, sono state trasformate dagli incivili in pattumiere a cielo aperto.
I RIFIUTI Approfittando dell'isolamento, c'è chi scarica elettrodomestici, materassi, pneumatici, vecchi mobili. Il panorama è desolante. Non mancano carcasse d'auto, scarti edilizi e materiali pericolosi per la salute come l'eternit. La zona è priva di abitazioni, ma è ugualmente frequentatissima. Oltre al parco e alla piscina, ci sono quattro scuole (Convitto, Pertini, Marconi, Meucci) e la Casa di riposo comunale per anziani. Le discariche rappresentano un serio pericolo, specialmente nella stagione secca, perché le erbacce ingiallite dal sole prendono facilmente fuoco. Solo l'estate scorsa si sono sviluppati tre incendi, che provocarono disagi in viale Marconi con l'aria invasa da una nube tossica densa e nera frutto della combustione dei materiali plastici presenti nelle discariche.
LE SCUOLE «Il problema si trascina da anni e i disagi sono evidenti», si lamenta il rettore del Convitto, Piero Porru, «specialmente per noi che svolgiamo attività fino a luglio. La colpa è dell'inciviltà». D'accordo Roberto Copparoni, docente di Diritto del Pertini ed esponente dei Verdi. «Insegniamo ai nostri alunni a rispettare l'ambiente», commenta, «ma poi sono loro a farci notare il degrado che circonda la scuola. È un paradosso. Serve un maggiore impegno da parte di tutti, bisogna sensibilizzare i giovani sin dalle elementari. Il Comune deve bonificare queste discariche non in maniera superficiale, come accaduto in passato, ma approfondita».
Il docente di educazione fisica del Marconi, nonché presidente provinciale del Coni, Franco Marcello, rilancia una sua vecchia proposta. «Ben venga la pulizia, ma c'è il rischio che le discariche si riformino. Visto che si tratta di spazi inutilizzati perché non realizzare opere di pubblica utilità? Per esempio nuovi impianti sportivi».
IL COMUNE L'assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo, ha annunciato che le discariche saranno presto eliminate. «La bonifica è già cominciata», dice, «oltre a rimuovere i rifiuti, sbarreremo gli accessi carrabili agli sterrati, per evitare che gli incivili entrino a scaricare i rifiuti. Poi saranno introdotte le telecamere di sorveglianza. Stiamo ripulendo le aree di nostra competenza, ma anche quelle regionali in vista di un'eventuale futura acquisizione da parte del Comune».
Paolo Loche