Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«No a questo stadio»

Fonte: L'Unione Sarda
24 febbraio 2012

I Cagliari club: «Impianto indecente». Ed è tam tam su Facebook

I tifosi si mobilitano con la raccolta di firme

Una raccolta di firme per uno stadio decente. L'amore e la passione per il Cagliari hanno radici profonde e vanno oltre l'indecoroso. Ma lo spettacolo deve andare avanti, però il palcoscenico non è degno. L'ha detto da tempo il presidente Cellino, lo stanno riscontrando a più riprese i tifosi, che almeno una volta ogni due settimane devono assistere alle gare dei rossoblù dalle tribune del malandato Sant'Elia.
Misura colma, tanto più che ormai da quattro gare gli abbonati devono accomodarsi lontano dai posti assegnati a inizio stagione. Via allora alla petizione popolare, che trae spunto dal grande successo nato sui social network, dove l'iniziativa “dateci uno stadio” su Facebook ha raccolto in pochi giorni quasi 4500 adesioni, mobilitando tifosi illustri e media nazionali.
L'iniziativa nasce grazie al Centro Coordinamento dei Cagliari Club, che da ieri ha avviato la raccolta di firme per sensibilizzare le istituzioni a trovare una soluzione. «Io penso ai soci dei Cagliari Club di Bruxelles e Malta che ogni tanto si sobbarcano una spesa significativa per sostenere la squadra del cuore», afferma Roberto Satta, responsabile dei Cagliari Club, «la voce dei tifosi è importante, figuriamoci quella dei sostenitori che vengono da fuori».
L'orgoglio lascia spazio alla vergogna, Sant'Elia fatiscente e cornice che è un insulto rispetto a un campionato prestigioso come la Serie A: «Urge un rimedio», sottolinea la prima voce dei tifosi organizzati, «il rimborso di Cellino è un bel gesto ma non basta. Chi aveva l'abbonamento nei Distinti centrali, adesso deve stare in tribuna laterale. A questo punto se qualcuno sceglie la tv, non ha tutti i torti». Senza dimenticare i giocatori: «La squadra deve disputare le proprie partite in un impianto semivuoto, un fattore che di sicuro non agevola». Satta è contrario a una ristrutturazione del Sant'Elia: «Non sarebbe mai funzionale come uno stadio nuovo e verrebbero messi in gioco ancora una volta soldi pubblici. La strada intrapresa dalla Juventus, che ha scelto l'impianto privato, credo sia quella giusta». E allora via alla raccolta di firme: sarà possibile firmare la petizione nei locali dei vari Cagliari Club, e nella sede del Centro di coordinamento in via Ariosto, ma anche nel Bar Aloha del supermercato Iperpan di viale La Playa a Cagliari, Supermercato Isa in via Arma Azzurra a Elmas, e nel ristorante Il Rancho in località Sant'Angelu-Monastir.
Federico Fonnesu

 

La mostra
I rossoblù
di Riva
e l'epopea
dello scudetto
Magliette, fotografie, videodocumenti, gadget, album Panini dell'epopea del Cagliari dello scudetto saranno da oggi a domenica in mostra nei locali del Centro giovani del comune di Assemini, in corso Europa. Faranno una visita alla mostra anche alcuni big del Cagliari di adesso. E sempre oggi è in programma un dibattito, che inaugurerà l'esposizione, sul “Calcio negli ultimi Quarant'anni”. Parteciperanno due protagonisti della stagione d'oro dei rossoblù che poi diventarono campioni d'Italia, il difensore Giuseppe Tomasini e il portiere Adriano Reginato. L'iniziativa è nata da una collaborazione tra Giuliano Fondi, appassionato del Cagliari del '70, (che ha messo a disposizione i propri cimeli) e il Comune di Assemini. La mostra di corso Europa aprirà alle 17 con il dibattito al quale parteciperanno i giornalisti Fabiano Gaggini, Vittorio Sanna, Giuseppe Amisani e Vito Biolchini. La visita dei giocatori del Cagliari (dovrebbero intervenire Conti, Cossu e Pisano) avverrà invece intorno alle 13, al termine dell'allenamento mattutino.