Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

TUVIXEDDU UNA NERCROPOLI MILLE OPINIONI

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 febbraio 2012

IL DIBATTITO

Fronti divisi in Comune, il Psd’Az ricorda l’arbitrato e Deliperi accusa sul parco: «Nuove poltrone?»  

 

C’è chi parla di guerra di religione, chi di maledizioni puniche. Tra le discussioni sulla delibera della giunta Zedda e la proposta di legge per il Parco del centrosinistra in consiglio regionale, si è riacceso il dibattito sul colle di Tuvixeddu. A scherzare sulla presenza gli spiriti punici, che impedirebbero di raggiungere una soluzione per il futuro del colle, è il consigliere comunale Enrico Lobina (Federazione della Sinistra), che assieme ai colleghi della commissione Urbanistica e a quelli della commissione Cultura, venerdì ha visitato il compendio: «I lavori sono iniziati da poco », ha detto Lobina, «la situazione è quella che conosciamo, ma se riusciremo a tutelarlo e valorizzarlo, Tuvixeddu può diventare un’attrazione di livello internazionale». Di guerre di religione, e della necessità di evitarle, ha parlato invece il consigliere regionale Paolo Maninchedda (Psd’Az) in un intervento sul suo blog, sollevando una questione per lui centrale: quella dell’arbitrato in corso sui danni arrecati ai privati con il blocco dei progetti sul colle. Per Maninchedda, si deve risolvere la questione dell’eventuale risarcimento, decidere cioè che «qualora anche ci fossero danni da pagare, li si copre con legge del Consiglio regionale». In secondo luogo, la politica tutta si deve accordare su «un obiettivo alto», scrive il consigliere: «Fare il grande Parco». «Che bisogno c’è di istituire un “ente parco”, un “comitato direttivo” e un “comitato scientifico”?», si chiede invece Stefano Deliperi del “Gruppo di intervento giuridico”. Le stesse funzioni, dice, potrebbero essere svolte da Comune e Soprintendenza. Il dubbio dell’associazione è esplicito: «Si vogliono creare doppioni per trovar posto a qualcuno?». Anche sullo stanziamento ipotizzato, 90 milioni in tre anni, l’ambientalista avanza perplessità: cifra esagerata, dice, visto che lo Stato nel 2011 per i 23 parchi nazionali italiani ha stanziato 25 milioni. «A cosa dovrebbero servire questi importi di denaro pubblico?», si chiede Deliperi, «Alle acquisizioni dei terreni dalle imprese immobiliari? ». Se si procederà all’adeguamento del Piano urbanistico comunale al Piano paesaggistico regionale, ragionano gli ambientalisti, «quelle aree avranno un valore economico molto inferiore » . Dell’adeguamento del Puc al Ppr, ha assicurato il sindaco Zedda, il consiglio comunale se ne occuperà a breve. Intanto in Comune, anche l’opposizione è d’accordo sulla necessità del Parco: «Serve alla città», dice Maurizio Porcelli (Pdl), vicepresidente commissione Cultura, «e può avere ricadute importanti sia in termini di turismo che di occupazione: pubblico e privato devono dialogare». «È una situazione non facile da gestire», sostiene Alessio Mereu (Riformatori), vicepresidente della commissione, «ma non è certo tempo di guerre che poi pagherebbero i nostri figli e nipoti: Raggiungere un accordo è obbligatorio. Forse è il caso di smettere di ascoltare certi ambientalisti».

Michele Salis 

 

 LA STRADA

IL PROGETTO È BLOCCATOPORCELLI: OPERA FONDAMENTALE nLa strada interrotta tra via Cadello e via Is Maglias, una grande incompiuta del progetto Coimpresa, è uno dei nodi che hanno maggiormente diviso nella questione Tuvixeddu. E anche dopo il sopralluogo di venerdì, si continua a discutere: «Sarebbe stato come costruire un'autostrada affianco al Colosseo», ha detto Enrico Lobina, (Federazione della sinistra). «Se conclusa sarebbe più importante di quanto non sia oggi l'asse mediano» ha detto invece Maurizio Porcelli ( Pdl).

LA PROPOSTA

15O ETTARI DI PARCO DA FINANZIARE CON 90 MILIONI nSarebbero circa cinquanta ettari in pieno centro cittadino ad essere coperti dal vincolo del Parco se il progetto di legge regionale presentato dai consiglieri Luciano Uras e Carlo Sechi (Sel), Giampaolo Diana e Chicco Porcu (Pd), Adriano Salis (Idv) dovesse essere approvato. La proposta di istituire il parco paesaggistico-archeologico nasce dalle 5mila firme raccolte dall'associazione ambientalista Legambiente. Il progetto prevede 90 milioni per i primi tre anni, 30 all'anno, 45 dei quali destinati all'acquisizione delle aree ora in mano ai privati.