Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Una pioggia di appelli per Napolitano «Presidente, la Sardegna ha fame»

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 febbraio 2012

LA VISITA

 

 Nessun incontro tra il popolo delle partite Iva, movimento pastori e il presidio di Piazzale Trento con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il vertice era stato ipotizzato per lunedì, durante la tappa cagliaritana della visita nell’isola. Ieri sera, dopo un incontro con il prefetto, tutto è stato annullato, con grande delusione dei diretti interessati che erano stati mobilitati invano. Erano stati invitati a partecipare, come avevano raccontato loro stessi, Andrea Impera del movimento artigiani e commercianti liberi, Felice Floris del Mps e una delegazione del presidio di Viale Trento. Restano fissati nel calendario gli incontri con le sigle confederali: una rappresentanza sindacale delle aziende in crisi tra cui gli operai Alcoa, Eurallumina e la Keller sarà ricevuta in Prefettura alle 17.15. Previsto alle 18 nell’aula consiliare della Provincia il tavolo con le parti sociali ed economiche sarde che mette insieme, tra gli altri, Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato e Confindustria. Gli incontri in programma restano il simbolo dei nodi cruciali che affliggono l’isola. E intrecciano sia gli enormi problemi sociali causati dalla minacciata chiusura del polo industriale del Sulcis, con le fabbriche dell’Alcoa ed Eurallumina, che le istanze legate alle cartelle esattoriali di Equitalia che hanno messo in ginocchio migliaia di piccole imprese. E sono tante le richieste che i movimenti avrebbero presentato al Capo dello Stato. Andrea Impera, reduce dalla manifestazione che ieri a Nuoro ha fatto scendere in piazza duemila persone, dice: «Quello che avrei voluto far rilevare a Napolitano è che semplicemente non ce la passiamo affatto bene. La gente ha fame, questo si deve sapere. Non è un caso ch nel capoluogo barbaricino ci fossero migliaia di persone. È un segnale importante: un altro territorio dopo il Sulcis si mobilita». Sarebbe stato un po’ meno diplomatico Felice Floris, leader del Movimento Pastori Sardi che annuncia: «Troverà un gruppetto dei nostri che lo fischieranno sia a Cagliari che a Sassari». Non si è rimarginata la ferita per il trattamento ricevuto dai pastori nel 2010 a Civitavecchia, in una giornata segnata da feriti dopo gli scontri con le forze dell’ordine. Pochi giorni dopo l’Mps inviò una lettera appello al presidente della Repubblica ma, racconta anco- GLI INCONTRI Una delegazione di rappresentanti dell’industria sarda in crisi siederà al tavolo col presidente, esclusi pastori e movimento artigiani ra Floris, «siamo stati del tutto ignorati ». Il concetto sarebbe stato ribadito senza troppi giri di parole lunedì pomeriggio. «Avrei detto», continua ancora il numero uno dei fazzoletti blu, «che non bisogna reprimere con la violenza le libere manifestazioni di dissenso. A Civitavecchia è stata limitata la nostra libertà personale. La lettera che abbiamo inviato nel 2010 sarà stampata e fatta circolare come volantino lunedì». Queste le domande che Floris avrebbe inoltrato al presidente: «Come mai non c’è traccia della mozione che prevedeva i due anni di moratoria delle cartelle esattoriali? E perché è ancora ferma l’applicazione dello stato di crisi? Servono soluzioni politiche a livello nazionale per risolvere i nostri problemi », conclude Floris. Dal presidio permanente di piazzale Trento invece stavano preparando per il Capo dello Stato un documento dettagliato. Che, come spiega Marco Mameli, avrebbe «raccontato la storia della nostra occupazione simbolica del nono piano del palazzo di viale Trieste passando attraverso i dieci punti che sono stati approvati dalla regione lo scorso 17 novembre. Tra questi, la moratoria e l’applicazione dell’articolo 51 dello Statuto speciale che prevede il blocco dei provvedimenti dannosi per l’economia dell’isola». Sicuramente il Presidente della Repubblica riceverà l’appello che arriverà dagli operai dell’Alcoa. Lo sintetizza Rino Barca della Cisl: «Esporremo i problemi legati alla nostra vertenza e chiederemo di intervenire con il ministro Passera e il presidente del Consiglio Mario Monti per risolvere il nodo fondamentale dell’energia. Senza un accordo bilaterale che permette di risparmiare sui costi le industrie dell’isola non andranno da nessuna parte». Più dettagliato il documento che stanno preparando Cgil, Cisl e Uil. Lo riassume Mario Medde, segretario regionale della Cisl: «A Napolitano esporremo le drammaticità dell’isola. Al primo posto ci sarà il problema del lavoro, con cinquantamila giovani che non ce l’hanno. Ma parleremo anche d’insu - larità e soprattutto vogliamo rimarcare l’assenza dello Stato in Sardegna. Sarà l’occasione per mettere in rilievo le criticità più importanti che stanno affondando la nostra economia e bloccando lo sviluppo».

Francesca Ortalli