Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Presto i bus notturni: la bufala va in rete e illude i cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
8 febbraio 2012

Iniziativa provocatoria on line
 

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La “bomba” è esplosa lunedì pomeriggio: la notizia, lanciata dall'Urban center e da ProgReS, non poteva non creare grande interesse. Attraverso i social network, si annunciava la sperimentazione di bus notturni entro la fine del mese; addirittura, erano state anche indicate le due linee che i mezzi del Ctm avrebbero dovuto percorrere, soprattutto nel fine settimana. Una “rivoluzione” accolta con entusiasmo da tante persone che hanno fatto rimbalzare la notizia in rete.
Peccato che la notizia fosse assolutamente falsa. Del presunto accordo tra Ctm e Comune nessuno dei diretti interessati ne sapeva assolutamente niente. «Negli ultimi tempi non mi è capitato di parlare di questo argomento con l'amministrazione comunale», ha immediatamente chiarito il direttore dell'azienda consortile Ezio Castagna. Concetto espresso, più o meno, allo stesso modo anche dal Municipio.
A spiegare l'incongruenza ci hanno pensato, ieri, le stesse persone che il giorno prima avevano lanciato la notizia. “Bus notturni: le ragioni di un bluff”, è stato intitolato in questo modo un link pubblicato nel sito web del partito indipendentista. “Alla base dell'iniziativa congiunta”, si legge nella nota, “la sola volontà di dimostrare come il servizio sia diffusamente richiesto, ecco perché abbiamo incentivato i lettori ad inviare i loro messaggi di congratulazioni agli amministratori”.
E, per confermare il concetto, si aggiunge che, nel giro di poche ore, ci sono stati circa cinquemila accessi alla notizia. Questo, sostengono gli autori del bluff (che, per altro, si scusano per gli eventuali disagi arrecati), dimostra che i cagliaritani desiderano davvero un servizio notturno di mobilità collettiva. Cagliari, sembra questo il senso dell'iniziativa, vuole i bus in circolazione durante la notte.
Ma è possibile? Castagna non esclude l'ipotesi. «Da parte nostra», spiega, «nessun problema. A patto che si garantisca la sicurezza degli utenti e dei nostri dipendenti». L'idea piacerebbe tantissimo anche all'assessore al Traffico Mauro Coni. «Magari potessimo farlo subito», sospira. Il problema è sempre lo stesso. «Per le amministrazioni locali la parola d'ordine è diventata “tagli”. E, per una cosa del genere, servono soldi».

( mar.co. )