Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Scaricabarile sui fondi per piazza D’Armi

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 febbraio 2012

DISSESTO IDROGEOLOGICO . .

 

Nel 2008 il crollo, poim la dichiarazione di instabilità. E adesso spunta il giallo sui finanziamenti per gli interventi di messa in sicurezza di piazza d'Armi e tutte le strade intorno. Il Comune dice di aspetare dalla Regione due milioni di euro dei sette ottenuti dal ministero dell'Ambiente per gli interventi nelle zone a rischio idrogeologico. Dalla Regione invece riferiscono che per il trasferimento dei due milioni di euro, attendono un progetto preliminare dal Comune. Al palo rimane un intero quartiere. Dove, dal 2008, da quando in via Peschiera si è aperta una voragine che ha risucchiato un auto parcheggiata, circa quattrocento famiglie attendono ancora la messa in sicurezza dell’area. E dove finora nulla è stato fatto. «A fine agosto ci avevano riferito che nel giro di poche settimane avrebbero appaltato i lavori», spiega Patrizia Tramaloni, presidente del comitato “Piazza d'Armi e vie limitrofe ”, «noi vogliamo sapere quale percorso sta portando avanti il Comune » .

Fabrizio Marcello, presidente della commissione Servizi tecnologici del consiglio comunale, ha detto: «Non abbiamo fatto niente perché attendiamo ancora i due milioni di euro previsti dall'accordo di programma tra Regione e ministero, per sollecitare Viale Trento da poco abbiamo anche inviato una lettera ma non abbiamo ricevuto risposte». Mentre pare che le risposte le stia attendendo proprio la Regione dal Comune. Infatti, dagli uffici dell’asses - sorato ai Lavori pubblici dicono che a ottobre 2010 abbiamo delegato al municipio i primi interventi urgenti ed monitoraggi sul dissesto idrogeologico e cedimenti, per un importo complessivo di 500mila euro, il 10 per cento è già stato versato, ma si attende dal Comune un primo rendiconto delle attività svolte». Mentre lo stanziamento di due milioni è gestito dal commissario straordinario di Governo Efisio Orrù, che spiega: «Aspettiamo dal Comune uno studio che dovrebbe dar luogo al progetto preliminare, presto incontrerò gli assessore competenti e poi stabilirò su quale base, come e quando e con chi attuare l'intervento». Monica Magro