Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La pioggia fa ancora paura

Fonte: L'Unione Sarda
6 febbraio 2012

Ma le strade hanno resistito ieri e giovedì, nonostante i grandi acquazzoni
 

Commercianti e residenti: «Viviamo nel terrore»
Vedi la foto
«Abbiamo paura e trascorriamo giorni di apprensione e angoscia». Gli abitanti e i commercianti di Pirri stanno vivendo momenti difficili a causa delle piogge che in questi ultimi giorni si sono abbattute sulla città.
PROTEZIONE «Quando chiudo il negozio sigillo l'ingresso sperando che non entri l'acqua». Giuseppe Patti, ottico, guarda verso via Italia e trema: «Ogni volta che piove ho paura». Tutti i negozianti si adoperano nei limiti del possibile per scacciare l'incubo di un altro allagamento. «Prima di chiudere, togliamo da terra tutte le scatole di cartone che contengono i prodotti», spiega Carla Palla, che lavora in un'erboristeria in piazza Italia, «abbiamo tanti scaffali ma utilizziamo soltanto i ripiani alti perché se dovesse allagarsi, come è successo, perderemmo tutti i prodotti. Mettiamo una protezione davanti all'ingresso sperando che possa trattenere l'acqua. Tutto questo però non riesce a togliere la grande paura che abbiamo ogni volta che piove».
RESIDENTI «Quando mi sveglio ho il terrore di affacciarmi e rivedere l'inferno che ho visto quando le strade si sono allagate». È ancora vivo il ricordo dei danni dell'alluvione nella mente di Antonello Puddu, che a Pirri vive e lavora. «È un incubo, ci sono tante persone che rischiano di perdere la casa, soprattutto chi abita nelle zone ad alto rischio come via Balilla o via Dolianova. Non vorrei più rivedere la macchine che vengono trascinate dall'acqua o i negozi completamente devastati». Anche chi si trova fuori pericolo vive però una situazione di preoccupante attenzione nei confronti delle precipitazioni, come Francesco Iurato, che racconta: «Per fortuna vivo al quarto piano, mi rendo conto però che nella parte bassa di Pirri ogni volta che piove si vivono momenti di grande tensione. Questa situazione deve assolutamente finire». Anche Giancarlo Doratiotto, residente della zona di Is Bingias, parla di una situazione insopportabile. «Chi vive a Pirri ha molta paura, c'è un concreto pericolo di incidenti e di forti disagi. Molte persone di mia conoscenza hanno avuto giornate difficili e subìto danni gravissimi sia alle case che alle attività. Non è accettabile che nel 2012 si debba avere terrore di qualsiasi temporale, per quanto possa essere copioso».
ALLERTA CONTINUA «Vivo in funzione delle previsioni meteo, in base a queste decido come agire per tutelare la mia attività». Claudio Sanna, titolare della copisteria che si affaccia su via Balilla, racconta una vita condizionata dal maltempo: «Mi sto rassegnando a precipitarmi in qualsiasi ora della notte a verificare le condizioni della copisteria, anche perché ho subito tanti danni e non posso ogni volta ricomprare tutti i macchinari e i prodotti». Poi prosegue: «Anche io uso il sistema delle paratie, ma a volte la lastra di ferro davanti alla porta d'ingresso può rivelarsi inefficace. Il mio negozio si trova più in alto rispetto al livello della strada, ma questo fattore non ha impedito all'acqua di penetrare e devastare tutto quanto». Pierpaolo Cannas è il titolare di una lavanderia che porta ancora nei muri i segni di un allagamento che ha raggiunto un metro e mezzo di altezza: «Il momento peggiore lo vivo soprattutto durante la notte, nonostante la stanchezza accumulata in una giornata di lavoro, rimango sempre in allerta per riuscire, nel caso si verificassero allagamenti, a salvare la lavanderia. Più di una volta ho trascorso la notte mettendo al riparo le attrezzature e i vestiti che ho in consegna».
Matteo Sau