Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Poetto, paghino tutti»

Fonte: L'Unione Sarda
6 febbraio 2012

RIPASCIMENTO.

Per i 15 a processo la richiesta di risarcimento di 5 milioni
 

Chiesta in appello la conferma delle condanne
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Il procuratore generale insiste: politici e tecnici devono risarcire all'Erario quasi 5 milioni di euro. A tanto ammonta il danno (incluso quello all'immagine della città) causato dal ripascimento della spiaggia del Poetto, dieci anni fa. Con un'eccezione rispetto al processo di primo grado, chiuso con 15 condanne in solido: la pena dev'essere graduata in relazione all'apporto causale dei singoli. Ieri, davanti alla sede giurisdizionale della Corte dei conti di Roma, in grado d'appello, si accende una battaglia durissima tra accusa e difesa. Gli avvocati attaccano sollecitando una nuova perizia sulla spiaggia. Dopo una breve camera di consiglio i giudici decidono di andare avanti con la discussione: se ci sarà bisogno di una nuova analisi sulla qualità della sabbia riversata dalla draga Antigoon sull'arenile, i giudici emetteranno un'ordinanza invece di una sentenza. Non resta che attendere il deposito e i tempi della Corte dei conti, solitamente, non sono velocissimi. Possono passare settimane ma anche mesi.
 

GLI INCOLPATI Il processo contabile coinvolge l'ex presidente della Provincia Sandro Balletto, l'ex assessore provinciale ai Lavori pubblici Renzo Zirone, i responsabili del procedimento Sandro Cabras e Lorenzo Mulas, gli ingegneri Andrea Gardu e Salvatore Pistis, l'assistente alla direzione dei lavori Antonello Gellon, il supervisore scientifico Andrea Atzeni, il direttore operativo Paolo Orrù, il geomorfologo Giovanni Serra, Gian Paolo Ritossa e Mario Concas della commissione di collaudo, i consulenti Paolo Colantoni e Leopoldo Franco. In primo grado erano stati tutti condannati a risarcire, in solido, quattro milioni e 800.000 euro. Il verdetto riguardava pure il biologo Luigi Aschieri che non ha presentato ricorso, dunque, solo per lui, la condanna è definitiva.
 

IL RICORSO Tutti gli altri hanno contestato la sentenza emessa il 23 luglio 2009 dai giudici della Corte dei conti di Cagliari. E ieri mattina gli avvocati Giovanni Locci, Gianluigi Falchi, Roberto Carrula, Salvatore Casula, Carlo Castellio, Rodolfo Meloni, Piergiorgio Loi, Renato Margelli, Sergio Segneri, Daniela Piras e Paolo Cassiani hanno chiesto l'assoluzione di tutti.
 

IL PRIMO VERDETTO Secondo i giudici di primo grado Balletto (definitivamente assolto nel processo penale) e Zirone (uscito dal processo penale con la prescrizione) sapevano che i lavori al Poetto erano irregolari, erano consapevoli che la draga aveva preso la sabbia da un fondale diverso da quello indicato dal ministero dell'Ambiente, avevano la percezione che sarebbe stato un disastro ambientale. Eppure non avevano convocato i funzionari per bloccare i lavori. Insomma, non possono dire che si erano fidati dei tecnici perché «avevano consapevolezza del fatto che i lavori erano stati eseguiti in modo difforme dal contratto e che si sarebbero risolti nella deturpazione della spiaggia».

(mfch)