Referendum,

CAGLIARI. Tempi più lunghi del previsto per il via libera (o la bocciatura) dei dieci referendum regionali anti-casta: l’Ufficio per il referendum, presieduto dal giudice Pisotti, si pronuncerà domenica prossima, 5 febbraio, a conclusione della verifica delle firme e dell’ammissibilità dei quesiti. La richiesta, su iniziativa promossa da centinaia di amministratori locali, è stata sottoscritta da oltre ventimila sardi (occorrono 10 mila firme).
I tempi lunghi hanno messo in allarme i promotori, secondo i quali le firme andavano verificate entro il 24 gennaio e la consultazione indetta entro la giornata di ieri.
«Sebbene l’Ufficio per il referendum non abbia ancora concluso i lavori - ha detto uno dei portavoce del movimento referendario, Pierpaolo Vargiu, consigliere regionale dei Riformatori - il presidente Cappellacci sostiene che ci sono tutti i tempi tecnici».
Dopo il pronunciamento di ammissibilità, il presidente della Regione deve scegliere la data tra aprile e giugno.