L’inchiesta

PROCURA Terreni di Elmas, la Santa Caterina decise all’improvviso di disertare l’appuntamento per la vendita

Nel giugno 2010 la Santa Caterina non si presentò dal notaio per trascrivere il preliminare di vendita. Il giorno prima la Sogaer aveva preso appuntamento con un rappresentante della società da cui doveva acquistare i terreni accanto all’aeroporto. Questi però non aveva potere di firma e l'incontro venne rimandato di 24 ore. Ma l'indomani non si presentò nessuno e poco dopo, nella vendita si inserì l’Sgs, la società vicina a Massimo Cellino, che si accaparrò gli ettari accanto allo scalo dove voleva realizzare il nuovo stadio del Cagliari Calcio. É questa la spiegazione della Sogaer, che ha raccontato agli inquirenti come mai la trattativa per i terreni non andò in porto. Nel frattempo la società che gestisce lo scalo di Elmas aveva già indetto un bando di gara per la realizzazione dei parcheggi nonostante in mano avesse solo il preliminare. E anche per questo, rivolgendosi alla giustizia civile, ha chiesto alla Santa Caterina dieci milioni di euro per responsabilità precontattuale. Tutta la vicenda è al vaglio della Procura che sull'operazione Karalis Arena, il nuovo impianto sportivo che la società rossoblù vorrebbe realizzare nei pressi delle piste, ha aperto un'inchiesta. Il progetto non ha mai ottenuto il via libera dell'Enac, un parere vincolante. Anzi, l’ente per l'aviazione civile ha sempre segnalato che la struttura non rispettava le distanze di sicurezza. Nonostante questo la procedura di approvazione è stata portata avanti dal Comune di Elmas e per questo il pm Emanuele Secci ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco Valter Piscedda. Con lui anche Massimo Cellino a cui la Procura contesta, oltre al concorso in abuso d'ufficio, anche la tentata estorsione. L'ipotesi della magistratura è che dietro la vicenda stadio possa celarsi il tentativo di far lievitare i prezzi dei terreni.

Maddalena Brunetti