Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Cappellacci chi?» a Telekabul

Fonte: Sardegna Quotidiano
24 gennaio 2012

BRONTOLO IN ONDA

Brontolo parla della Sardegna, senza battute infelici sui pastori, e fa brontolare il Pdl sardo. La puntata della trasmissione televisiva condotta da Oliviero Beha, in onda ieri mattina su Rai Tre, sarebbe dovuta essere una puntata riparatoria dopo la battuta di Paolo Villaggio che, ospite nello studio di Beha, ha offeso l’intera regione («i sardi fanno pochi figli perché i pastori si accoppiano con le pecore»). Ma la trasmissione, intitolata “Sardegna infelix”, non è piaciuta per nulla la Pdl sardo, che si è scatenato con una filza di dichiarazioni contro Oliviero Beha. In studio ci sono ospiti eccellenti, tutti rigorosamente sardi: Luigi Zanda, senatore del Pd, Giorgio Meletti, giornalista del Fatto quotidiano, Mario Sechi, direttore del Tempo, Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della Stampa e Daniela Cau, miss Sardegna 2011. In collegamento dall’Isola, ci sono il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e Michele Azzu, fondatore del blog "L'Isola dei cassintegrati". Per creare un po’ di atmosfera isolana, Beha ha pensato a una piccola scenografia con la bandiera dei Quattro mori, un alberello di mirto e la sagoma a grandezza naturale di una «Cappellacci chi?» a Telekabul pecora. L’inizio del programma è già uno sberleffo a Cappellacci, con Beha che fa un sondaggio fra un campione di tredici persone in studio, chiedendo loro se conoscono il nome del governatore della Sardegna: solo due dichiarano di conoscerlo, e più in là nella trasmissione, Beha specificherà, facendo quasi uno spelling, che il nome è Ugo Cappellacci. Senza il comico Paolo Villaggio a lanciare battute infelici, ci pensa Beha a usare lo humor, e il bersaglio, manco a dirlo, è Ugo Cappellacci. Il conduttore, parlando con Siddi, spiega che, «il governatore è stato invitato ma ha preferito non partecipare». Siddi commenta che non è il momento per andare in fuga, ma che è il momento per stare dentro, e Beha non si lascia scappare l’assist involontario: «Per carità, ci sono richieste di rinvio a giudizio, non parliamo di stare dentro, potremmo esserere fraintesi». Il programma va avanti dipengendo la realta sarda: una regione in ginocchio. Il Pdl non la prende bene, a iniziare dallo stesso Cappellacci: «La Sardegna ha davvero poco di cui “beharsi ” per la trasmissione riparatoria Brontolo. Come volevasi dimostrare ha prevalso lo spirito della vecchia "Telekabul", cioè atteggiamenti faziosi e prevenuti del conduttore», replica il governatore. «Perfino le telefonate da casa sono state abilmente selezionate per dare la parola a una dirigente del Pd. Complimenti». Dello stesso avviso il consigliere regionale Pietro Pittalis: «Il conduttore della trasmissione ‘Brontolo’ non è riuscito a contenere il proprio istinto fazioso», commenta. «La televisione pubblica dovrebbe dedicare maggiore attenzione alla nostra isola e affidare la trattazione dei temi che la riguardano a conduttori che abbiano la serenità personale e politica per affrontarli», dice il senatore Mariano Delogu. E infine il deputato Piero Testoni replica con una battuta: «Quando qualcuno chiede il nome del conduttore di Brontolo, la gente qui in Sardegna risponde:

Oliviero Bela».