VIA MANZONI.

Protesta
 

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Quando sarà realizzato il secondo accesso carrabile al parcheggio multipiano di via Manzoni? La domanda è lecita, visto che da quando il parcheggio è entrato in funzione, gli automobilisti sono sempre stati costretti a entrare e uscire dall'unico varco disponibile, quello sul lato adiacente a via Carducci. I disagi alla viabilità sono evidenti, perché chi proviene da via Bacaredda non può accedere al parking direttamente da via Manzoni, ma è costretto a fare un giro tortuoso per raggiungere la parallela via Carducci.
 

STOP BUROCRATICO Il Ctm (gestore del silos interrato) ha sempre manifestato l'intenzione di colmare l'evidente lacuna realizzando un secondo ingresso dalla parte opposta all'unico varco funzionante sin da subito. A distanza di tre anni e mezzo, però, l'agognato traguardo non è stato ancora raggiunto. Nell'ottobre scorso era stata finalmente bandita la relativa gara d'appalto, ma ancora oggi i lavori non possono partire. Il motivo? «Manca un documento. L'impresa che ha vinto la gara non l'ha ancora fornito», riferisce il direttore del Ctm, Ezio Castagna. «In tutti i casi sono convinto che il problema sarà superato prestissimo e che i lavori partiranno. Ormai penso sia solo una questione di pochi giorni». Gli automobilisti che sono soliti parcheggiare nel multipiano di via Manzoni se lo augurano. «I lavori si concluderanno rapidamente - assicura Castagna - per istallare le nuove colonnine non credo che si impiegherà più di un mese».
 

VEDERE PER CREDERE Buone notizie, insomma, ma nel quartiere permane lo scetticismo. Prima di esprimersi positivamente i residenti preferiscono vedere l'opera ultimata, per lasciarsi finalmente alle spalle anni di disagi pesanti dovuti alla mancanza della sbarra automatizzata sul lato di via Manzoni. Con tutta probabilità, una volta concluso l'intervento, le macchine continueranno ad accedere al parking da via Carducci e usciranno da via Manzoni. Sarà tutto più rapido e soprattutto sicuro. Un parcheggio mai amato, quello realizzato tra le vie Manzoni e Carducci, nato tra le proteste dei residenti che lo avevano ribattezzato "il mostro d'acciaio". Un'opera che si è rivelata comunque utile, anche se per un motivo o per l'altro continua a fare discutere.

(p. l.