Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In città scatta l'allarme rifiuti

Fonte: L'Unione Sarda
24 gennaio 2012

Segnalazioni e immagini dei lettori possono essere inviate a cagliari@unionesarda.it
 

Stracolmi anche i cassonetti della raccolta differenziata
Vedi tutte le 6 foto
La città si sta trasformando in una grande discarica a cielo aperto.
È questo l'allarme lanciato dai lettori dell'Unione Sarda, che nell'ultima settimana hanno mandato tante foto e testimonianze del degrado che in alcuni rioni del capoluogo sta dominando, senza che nessuno faccia niente per risolvere la situazione.
 

SANT'ELIA In via Schiavazzi, nel cuore di Sant'Elia, lo spazzino non passa mai o se passa nessuno se ne accorge. I marciapiedi, così come le piazzette e perfino le aree-giochi per i bambini, sono disseminati di rifiuti di ogni genere. Il degrado regna sovrano, ma nessuno se ne cura. Il Comune non interviene, idem la Regione. I residenti sono stufi di questa situazione e protestano a gran voce.
 

STAMPACE Nel rione storico, più precisamente in via Mameli, la situazione è ai limiti della sopportazione. Quotidiane le lamentele dei residenti, costretti a convivere con i cassonetti stracolmi di rifiuti dalla mattina alla sera. Incredibile, qualche giorno fa, l'ammasso di immondizia presente in quella che è una delle strade più famose della città, con i cassonetti che non riuscivano a contenere tutti i rifiuti depositati dai cittadini.
 

UNIVERSITÀ Piccioni liberi di svolazzare nella facoltà di Scienze della Formazione, con gli studenti costretti a convivere con questi volatili. Non proprio l'ideale dal punto di vista igienico-sanitario, anche perchè quella facoltà è composta soprattutto da ragazze, alcune delle quali sono anche in gravidanza.
«Il piccione - scrive una lettrice - può essere fonte di seri problemi igienico-sanitari e portatore di circa 60 malattie, contagiose per l'uomo, i cui agenti patogeni sono trovati nei loro escrementi». E sono tante le persone che non sopportano più questa situazione nella facoltà di via Trentino.
 

VIALE CIUSA Gianni Garbati sottolinea l'insostenibile degrado presente in viale Ciusa, sotto il ponte dell'Asse Mediano, dove non solo è pieno di rifiuti che non vengono mai raccolti, ma anche la sicurezza delle persone che passano in quella zona è a rischio: «Nel sottopassaggio dell'Asse Mediano la zona è totalmente al buio - dice il lettore - e soprattutto la notte non si vede nulla. Tra l'altro la zona è degradata. Bisogna fare almeno un marciapiede».
 

ASSE MEDIANO E la sicurezza è a serio rischio anche nell'Asse Mediano, sia per gli automobilisti che per i pedoni, anche se questi ultimi dovrebbero evitare di andarci visto che la strada è particolarmente pericolosa. «A proposito di sicurezza sull'Asse Mediano - scrive Omero Lucchi - vi allego un'immagine che documenta, nonostante il divieto di transito ai pedoni, che c'è chi percorre ugualmente l'arteria creando situazioni di pericolo. Nel caso specifico, per venirne fuori, il pedone transita sulla rampa di uscita da Genneruxi che, essendo in curva, è ancora più pericolosa».
 

PIAZZA REPUBBLICA Cassonetti dei rifiuti strapieni anche in via Carrara, a fianco a piazza Repubblica e al Palazzo di Giustizia. Forti le lamentele dei lettori, soprattutto perché il cassonetto stracolmo in questo caso è addirittura quello adibito alla plastica, per la raccolta differenziata, su cui le amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni hanno puntato molto. Insomma, i cittadini si impegnano a differenziare i rifiuti, come giustamente bisogna fare, ma poi quando vanno a buttarli negli appositi contenitori vedono che chi dovrebbe ritirarli non lo fa, con il risultato che i cassonetti sono pieni e non ci sta nulla.
Piercarlo Cicero
 

pcicero@unionesarda.it