Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il miracolo del campus: «Gli enti hanno pensato solo al bene dei giovani»

Fonte: La Nuova Sardegna
20 gennaio 2012





Student job: 3 milioni e mezzo di contatti da tutto il mondo per avere le informazioni gestite dai ragazzi di Cagliari

CAGLIARI. Fuoco amico sull’Ersu: perché proprio ora che è uscito dagli 11 anni di torpore sull’imbarazzante pratica del campus universitario progettato e fallito nonostante i molti soldi pubblici spesi e gli accordi sottoscritti a suo tempo almeno un paio di volte da Regione e Comune? Lo statuto dell’Ersu aspetta ancora l’approvazione dell’ottava commissione in consiglio regionale, ma è proprio da qui che sono partite le bordate contro lo statuto «irregolare». E c’è chi ha ipotizzato che gli atti di questo Cda siano vani, compresi quelli sul campus. La presidente dell’Ersu Daniela Noli a tutto questo non risponde e ribadisce le poche cose già dette.
Noli ha già spiegato che «lo statuto fu approvato dal consiglio di amministrazione dell’Ersu da 5 consiglieri su 5 (come vuole la norma), che venne mandato agli assessori di riferimento (Programmazione e Pubblica istruzione), che ha seguito l’iter procedurale fino al consiglio regionale, anche noi stiamo aspettando la conclusione delle procedure».
Nel frattempo, il consiglio di amministrazione dell’Ersu ha marciato deciso partecipando al miracolo di un campus universitario che nessuno è riuscito a fare in 11 anni e che è stato possibile invece materializzare in qualche settimana di lavoro serratissimo. Racconta Noli: «In tutte le riunioni il campus era all’ordine del giorno, c’era una richiesta ossessiva di trattare l’argomento, era di vitale importanza perché rischiavamo di rende inutile la spesa già sostenuta di 38 milioni e mezzo di euro (pubblici) per comprare i terreni destinati a campus universitario e poi c’era la scadenza dei 35 milioni di euro per la residenzialità universitaria, fondi vecchi che sarebbero andati perduti. Regione e Comune hanno messo da parte le appartenenze diverse e hanno lavorato per il bene degli studenti che meritano questa struttura. Per la prima volta la Regione è entrata qui all’Ersu, la presidenza ha delegato una dirigente che è venuta per dialogare con noi sulle cose da fare. Abbiamo coinvolto l’università perché c’erano diversi progetti e bisognava armonizzarli e grazie al rettore anche qui c’è stata la corsa a fare al meglio. Questo è stato il miracolo: nessuno si è seduto al tavolo per coltivare orticelli».
Il campus non verrà costruito per intero, i soldi non bastano: il bando che scadrà in aprile riguarda 250 posti letto e vari edifici di servizio. Il timore è che, anche solo per il primo lotto, ci voglia un tempo infinito per arrivare all’inaugurazione, Noli: «Gli uffici, proprio per evitare intoppi successivi, hanno chiesto e ottenuto tutti i pareri preventivi agli enti».
Insomma, una pratica condotta in modo esemplare: ma esaurirà le richieste di tutti gli studenti in attesa? «Al momento gli idonei che non beneficiano dell’alloggio universitario sono 116, ma vorrei sottolineare che l’Ersu intende questo campus come un luogo aperto a tutti gli studenti, anche quelli che non ci abitano, fino al 2010 la maggior parte dei servizi era rivolta agli studenti che avevano borse di studio per reddito e per merito, l’Ersu ora si sta muovendo per dare servizi alla generalità degli studenti. L’Ersu non può non avere ben presente che i giovani sono una grande risorsa. Dallo scambio con gli studenti abbiamo ricavato gli spunti per allestire nuovi servizi e i risultati sono notevoli, mi riferisco al progetto Student job di cui abbiamo realizzato una parte e l’assistenza sanitaria ai ragazzi fuori sede. Il progetto Student job è fatto assieme all’Agenzia regionale del lavoro e finora ha totalizzato tre milioni e mezzo di visualizzazione da tutto il mondo, dall’Australia all’Iraq, dagli Stati Uniti alla Norvegia, ci sono studenti che hanno cercato e trovato informazioni su bandi, seminari, corsi, lavori grazie al nostro sportello. Lo sportello è un front office che si avvale della collaborazione di molti enti con i quali è stato stipulato un accordo, lo gestiscono ragazzi e lo scopo dello sportello è quello di evitare al giovane in cerca di informazioni lunghi e infruttuosi giri per enti e uffici. Allo studente viene data la modulistica esatta, tutte le informazioni per compilarla correttamente e lo si indirizza verso la persona giusta. Del progetto c’è anche una seconda fase: gli ultimi tre piani del palazzo dell’Ersu sono stati arredati dall’Agenzia del lavoro per accogliere i ragazzi che qui fanno seminari, riunioni, corsi. Accanto a questo con l’università collaboriamo al Placement, lo sportello dove si spiega anche come si prepara un curriculum».
Doccia fredda: le case dello studente soffrono dei problemi della manutenzione straordinaria che non si fa, soprattutto via Roma viene chiusa spesso. «Per questo edificio nel bilancio abbiamo inserito già le somme necessarie, ma il Cda ha deciso di monitorare le 5 case e le 4 mense, si vedrà come intervenire». E i soldi? «Certamente sono pochi, speriamo che il consiglio regionale si ricordi dell’Ersu in sede di bilancio». (a.s)