Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Poco chiare e illegittime azzerate le selezioni di personale

Fonte: Sardegna Quotidiano
20 gennaio 2012

Comune

 

LA DECISIONE Annullate in autotutela le “gare ” già concluse per assistenti sociali, pedagogisti e psicologi gestite dal dirigente Solina, ora in pensione. Il successore: troppi passaggi oscuri

Selezione per l’affidamento di incarichi professionali a assistenti sociali: revocata. Selezione per pedagogisti: revocata. Selezione per psicologi: revocata. È una tripletta di decisioni, quella firmata dalla nuova dirigente comunale alle Politiche sociali, Ersilia Tuveri, che azzera una raffica di Co.co.co ai quali aveva preparato il terreno il suo predecessore, Gerolamo Solina detto Mimmo, andato in pensione alla fine dell’anno scorso. Le ragioni dell’annullamento sono semplici: di quei contratti il Comune non se ne faceva niente. O meglio, a leggere le carte non se ne capisce l’utilità, non si comprende per quali finalità sarebbero dovuti essere firmati e non erano riservati a professionalità formate con specifici studi universitari. Così, in un giorno, la Tuveri ha fatto piazza pulita delle determinazioni di Solina “in autotutela”.

LA STORIA INIZIA A MARZO 2011 Le procedure erano state aperte tra marzo e aprile dello scorso anno, quando al governo della città c’era ancora la giunta di centrodestra e nell’imminenza delle elezioni che avrebbero portato Massimo Zedda ad indossare la fascia tricolore. Il Comune indice tre selezioni, mediante la comparazione di curricola e colloqui, per varie figure professionali da mettere al lavoro alle dipendenze dell’assessorato alla Politiche sociali: assistenti sociali, appunto, pedagogisti e psicologi. Le domande, per ogni settore, piovono a decine. Cinquanta sono, per esempio, solo quelle presentate per un posto di assistente. Tra rinvii, sospensione e riapertura dei termini, vengono nominate le commissioni giudicatrici ed effettuate le selezioni. A dicembre le graduatorie sono pronte: l’assessorato ha a disposizione le liste dei nomi delle persone da mettere a lavorare, e da lì dovrà attingere quando avrà necessità di usufruire della collaborazione di professionisti esterni. Poi però Solina, che negli anni ha lavorato a stretto contatto con la superdirigente Ada Lai e ha messo in piedi la macchina delle selezioni, va in pensione. Al suo posto si siede Ersilia Tuveri, che apre tutti i file. E in pochi giorni, presa in mano la documentazione, decide di revocare tutto.

LE RAGIONI DELLA BOCCIATURA Le ragioni sono uguali per ogni categoria. Eccole: “Indicazione generica della necessità di personale, in quanto non è stata accertata, attraverso precisi parametri l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili all'interno del- l'Ente ”. “Non sono stati individuati gli elementi che fanno assumere alla prestazione richiesta i caratteri della temporaneità e dell'alta qualifica”. Inoltre: “Non è stato previsto che i destinatari degli incarichi fossero esclusivamente esperti di particolare e comprovata specializzazione universitaria”. E ancora, in sintesi: non era determinato il compenso per gli incarichi, non si diceva dove il lavoro si sarebbe dovuto svolgere, nessuno stabiliva la durata degli eventuali contratti e non era nemmeno indicato, nell’avviso di procedura, per che cosa le persone dovessero essere assunte. Gli uffici dell’assessorato, quindi, avevano semplicemente detto: qui serve più gente, via con le selezioni. La Tuveri è stata di diverso avviso, e siccome tutte le procedure erano a forte rischio di illegittimità ieri ha stroncato tutti gli atti di Solina. Specificando che i suoi, di atti, non comportano impegno di spesa. Quelli revocati invece sì.

E. F.