Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Forza Paris»: i sindaci contro l’Alcoa

Fonte: La Nuova Sardegna
19 gennaio 2012



Portovesme, assemblea di 28 consigli comunali dell’isola




ERMINIO ARIU

PORTOVESME. Uniti, al grido di “Forza Paris “, per sconfiggere miseria e disoccupazione nel Sulcis Iglesiente. E’ quanto emerso dai 28 consigli comunali riuniti, con la provincia Carbonia Iglesias, in seduta plenaria per il caso Alcoa e per le altre vertenze che tengono chiusi gli stabilimenti di Eurallumina, Rock Wool, Tecnochem, Sicmi, Sms ed Ex Ila. In tutto poco meno di 5 mila posti di lavoro cancellati. La risposta degli amministratori è corale: con Alcoa o senza Alcoa la fabbrica di alluminio primario non deve chiudere. A dare man forte al Sulcis, sono venuti a Portovesme anche i sindaci di Portotorres, Tempio Pausania, Bosa, Cagliari, Quartucciu, Seulo e molti altri. «E’ ora di fermare lo sfascio - ha esordito il coordinatore dei sindaci della provincia, Franco Porcu -. Siamo alla disfatta totale ed occorre che il Governo assuma atteggiamenti consoni alla gravità del momento». Alcoa sembra non aver alcuna intenzione di recedere e la sfida del territorio è un’alternativa alla multinazionale che ha avuto in dono civili abitazioni, scorte di materie prime e di prodotto finito e impianti moderni che hanno consentito di incamerare profitti da 70 milioni di euro all’anno. La drammaticità del momento ha richiamato a Portovesme centinaia di amministratori pubblici. La voce dei sindaci assenti l’ha espressa il presidente dell’Anci Sardegna. «E’ indispensabile salvare lo stabilimento Alcoa - ha ribadito Cristian Erriu - perché solo con un’ economia diversificata si può garantire una stabilità. Turismo, agricoltura, pesca, artigianato e commercio stanno pagando le conseguenze di un disastro annunciato». Incassare solidarietà ai dipendenti della multinazionale Usa non basta. «Chiediamo invece ai sindaci, ai consiglieri comunali - ha detto Massimo Cara (Rsu Alcoa) - di seguirci in questa lotta. Alcoa ha spolpato il territorio ed ora scappa col malloppo». Artigiani, commercianti, chimici, sindacalisti, pescatori e tute blu tutti insieme per salvare le industrie. «Sono qui non solo per portare la solidarietà della città capoluogo - ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda- ma anche per dirvi che siamo con voi in tutte le decisioni che assumerete». Gli attestati di solidarietà sono arrivati dal Parco Geominerario della Sardegna e da Antonio di Pietro (Idv) che ha invitato il Governo ad inchiodare Alcoa alle proprie responsabilità. Oggi alle 10 alla Camera si parlerà di Alcoa, su richiesta del deputato Mauro Pili.

 

Zedda: «Glencore è interessata» E per la Keller accordo vicino




PORTOVESME. Sarà Glencore a salvare Alcoa? L’assessore regionale all’Industria, Alessandra Zedda, in una nota ha annunciato che la multinazionale svizzera che controlla la Portovesme Srl sarebbe interessata a rilevare lo stabilimento di alluminio primario. «Glencore - ha riferito l’amministratore delegato della Portovesme Srl, Carlo Lolliri - non ha mai rifiutato, se inviata, a discutere sui vari problemi che riguardano le industrie. Se saremo chiamati, onoreremo l’invito con la nostra presenza».
Sempre l’assessore Zedda ha fatto sapere che la vertenza della Keller di Villacidro, azienda che costruisce carrozze per treni, potrebbe chiudersi entro il 31 gennaio come previsto: «La settimana prossima ci sarà un incontro ufficiale a Cagliari e non a Praga per definire meglio il percorso». L’assessore non ha voluto aggiungere altro, data la delicata fase a cui sono giunte le trattative, che vedono in campo l’azienda ceca Skoda.
Tornando ad Alcoa, il prologo di una giornata di calma apparente si è tenuto nella tarda mattinata di ieri nella sala riunioni dello stabilimento, con i lavoratori impegnati a dare ampio mandato ai segretari nazionali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm a trattare con il governo. C’è stato un rapido passaggio di Rino Barca (Cisl), sugli sviluppi dell’assedio del giorno prima alla base Nato di Decimomannu. «La prossima settimana - ha annunciato Barca - ci sarà un ulteriore giro di vite alla protesta finchè non otterremo un’alternativa ad Alcoa». La triplice è unita. Al tavolo della presidenza i regionali Giovanni Matta (Cisl), Michele Carrus (Cgil) e Mario Crò (Uil). (e.a.)