Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, dal Comune arrivano 2,4 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
19 gennaio 2012

TEATRO. Su stipendi e piano industriale lavorerà una commissione paritetica lavoratori-cda


Di sicuro c'è solo che il Comune darà al Lirico 2,4 milioni di euro e che la prossima settimana «verrà istituito un tavolo tecnico paritetico tra lavoratori, rappresentanti del consiglio d'amministrazione e revisori dei conti del Teatro Lirico», per cercare di sciogliere il nodo degli stipendi, così come hanno chiesto i rappresentanti dei dipendenti nell'incontro avuto con il presidente della Fondazione, il sindaco Massimo Zedda, ieri mattina. Ed è l'unico aspetto di cui parla il primo cittadino al termine della successiva riunione del cda, concluso alle 16 dopo circa 3 ore di discussione.
IL CDA Il sindaco questa volta è di poche parole. Come gli altri consiglieri - mancava solo Gualtiero Cualbu - si è diretto in tutta fretta verso l'uscita. Segnale inequivocabile di un incontro pesante, acceso. La questione più spinosa avrebbe riguardato la risoluzione consensuale del contratto di Gennaro Di Benedetto, che tanto consensuale non dev'essere, visto che ieri il cda non ha adottato nessuna decisione sul licenziamento del sovrintendente. Forse è per questo che Di Benedetto, trattenutosi con Felicetto Contu al termine del cda, glissa sulla sua rimozione. «Ne parleremo: se, dove, come e quando», si limita a dire, facendo capire che andrà via ma solo a caro prezzo. Intanto, circolano già i primi nomi sul suo successore, come quello del presidente dell'Associazione teatrale dell'Emilia Romagna, Maurizio Roi.
I FONDI Nel frattempo il Comune «ha assicurato al Teatro un finanziamento di 2,4 milioni di euro per il 2012», fa sapere il primo cittadino. Cifra importante ma insufficiente a colmare il buco di circa 25 milioni di euro, per cui è necessario chiedere un prestito bancario con l'avallo della Regione. Ed è proprio di questo che Zedda ha parlato ieri mattina nella telefonata con l'assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia, in vista di un imminente incontro tra i due. Ma perché viale Trento dia il suo avallo è necessario che il Teatro predisponga al più presto un piano industriale, visto che quello presentato da Di Benedetto ha trovato l'opposizione dei sindacati, che hanno presentato una bozza alternativa.
L'INCONTRO ZEDDA-LAVORATORI Il piano è uno dei due punti su cui dovrà lavorare la commissione tecnica paritetica. L'altro riguarda gli “Acconti sui futuri miglioramenti”, un contratto integrativo aziendale che consiste in oltre 200 euro, erogati ai dipendenti dal 2008 al 2011, che il cda del 23 dicembre scorso ha abolito. «Abbiamo presentato tutti i riferimenti normativi che lo legittimano», spiega il portavoce dei lavoratori Alessandro Pisu, «dalla legge 31/2008 alla 100/2010, la famosa legge Bondi. L'anno scorso abbiamo già avuto un taglio delle retribuzioni del 14% se si aggiunge questo arriviamo al 22%». Per questo i lavoratori hanno chiesto la sospensione della cancellazione degli acconti.
Anche su questo aspetto la parola spetta alla commissione. Ma c'è da agire in fretta per chiedere il prestito che eviterebbe il crac del Teatro. «Se la Fondazione partisse oggi sarebbe sana e produrrebbe utili - ha spiegato Zedda - il problema sono i debiti accumulati negli ultimi 10-15 anni».
Mario Gottardi