Rassegna Stampa

Sardegna 24

Lo spettro del crac sul Teatro

Fonte: Sardegna 24
17 gennaio 2012

 Domani l’incontro decisivo tra il Cda e il Soprintendente. Zedda vedrà i lavoratori

 

Il taglio di 5 milioni deciso dalla Regione va a colpire un Lirico già “moribondo”. I sindacati sperano in un ripensamento

CAGLIARI. Dimezzati i fondi per il Lirico. Una mazzata per il Teatro di via Sant’Alenixedda, per tanti l’istituzione culturale più importante dell’Isola, che rischia ora il tracollo. In commissioneregionale Bilancio è arrivato il programma dei tagli: sono cinque i milioni in meno rispetto ai dieci dell’anno precedente per la casse del Teatro. I sindacati speranoin unemendamentoche riesca a ripristinare il finanziamento completo,mavoci in arrivo dall’assessorato regionale alla Programmazione spengonogli entusiasmi. Ancora qualche speranza invece nei6milioni di euro, stanziati per la “Smart business factory”, l’agenzia, che sarà creata all’interno del Parco della Musica, che dovrà intercettare fondi e predisporre progetti per lo sviluppo del Teatro. Nonostante le previsioni, sembra invece sicuro che il Governo Monti lascerà invariata la spesa del Fus (fondo unico per lo spettacolo) destinato a via Sant’Alenixedda. L’allarme sui tagli venne lanciato qualchemese fa. I fondi pubblici costituiscono la parte più cospicua degli introiti per il Teatro Lirico, senza i quali rischierebbe seriamente la chiusura. Le attività del Teatro sono finanziate per circa il 90%da contributi pubblici: Fus (Fondo unico dello spettacolo), contributi regionali e quelli del Comune. Nel 2011 lo Stato ha messo nelle casse del Lirico 9 milioni 119 mila e 151 euro (più 104 mila euro aggiuntivi), mentre la Regione ha versato 9 milioni e 630 mila (più 500 mila di contributo aggiuntivo). In totale, la quota dei contributi ammonta a 22 milioni 605 mila 151 euro, cresciuta di circa un milione rispetto al 2011,madiminuita (di4e 5 milioni) rispetto al 2009 e al 2008. Già nel piano industriale, redatto dal Soprintendente Gennaro Di Benedetto, si legge che «la stima potenziale di ulteriori contributi pubblici diventa elemento fortemente critico », pertanto occorre «una forte oggettività per le previsioni », oltre alla «necessaria capacità di non far crescere i costi o trasformare le spese variabili in appesantimenti stabili del bilancio, se non di fronte a elementi certi e costanti». La Provincia, che nel 2008 e nel 2009 aveva stanziato 850 mila euro, hainterrotto l’erogazione di denaro già dal 2010. Ma il piano industriale di Di Benedetto, ritiene che il contributo di viale Ciusa «potrebbe essere reintegrato in seguito all’allargamento del tavolo dei soci». È rimasto intatto il contributo del Comune, che nel 2011 ha versato 2, 4 milioni e quello del Banco di Sardegna (840 mila euro). Intanto è stata rinviata a domani la riunione del Cda sul piano di rilancio del Lirico. L'appuntamento è fissato per le 12 nella struttura di via Sant'Alenixedda: due ore prima Zedda incontrerà i rappresentanti delle otto sigle sindacali (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials Cisal, Snater, Libersind Confsal, Fls Css, Usb). L'ultimo consiglio d'amministrazione, venerdì scorso, si era chiuso con la decisione di procedere alla risoluzione consensuale del contratto con l'attuale soprintendente Gennaro di Benedetto.Eintanto i lavoratori del Lirico saranno domani davanti al palazzo della Regione di viale Trento indetto dal Cosass (coordinamento degli organismi dello Spettacolo e delle Arti Sceniche della Sardegna).