Comune
PALAZZO BACAREDDA Lettera dell’opposizione al presidente del consiglio comunale: chiesto il taglio dell’indennità info NINNI DEPAU Il presidente del consiglio comunale chiamato in causa da Gianni Chessa: «È un consigliere come noi, perché deve prendere così tanto? » .
LA LETTERA I consiglieri dell’opposizione: Depau prende più di tremila euro, faccia un bel gesto e stabilisca l’autoriduzione. La replica: «Cifra stabilita per legge, il taglio non dipende da me»
Al lordo sono 3644,12 euro. È l’am - montare della busta paga del presidente del consiglio comunale Ninni Depau, del Pd. «Invece noi consiglieri, quando va bene, prendiamo sette-ottocento euro al mese coi gettoni di presenza. È il momento di dare un segnale alla città. Ninni, tagliati l’indennità»: Gianni Chessa, dell’Udc, è il primo di una lista di esponenti del centrodestra che hanno firmato una lettera inviata al presidente dell’aula per chiedergli «un gesto di responsabilità». «A noi sono stati chiesti trasparenza e sacrifici, li facciano anche loro», aggiunge, riferendosi al centrosinistra che giudica “moralizzatore ”. La missiva è stata firmata anche da Aurelio Lai, Giuseppe Farris, Anselmo Piras, Maurizio Porcelli e Stefano Schirru, quasi tutti del Pdl. «In base al regolamento consiliare », spiega Chessa, «ci è stato chiesto di rendere pubbliche le nostre dichiarazioni dei redditi. Bene, lo abbiamo fatto. Poi ci è stato proposto di versare un contributo per avere l’abbona - mento dello stadio. La gente crede che guadagnamo un sacco di soldi», continua, «mentre non si arriva a mille euro. Ma allora perché Depau non dà il buon esempio? D’altronde è un consigliere come noi. E perché non fa rendere pubblici anche i redditi degli assessori? Chiediamo etica, trasparenza e moralità».
LA REPLICA DI DEPAU La risposta del presidente arriva nel giro di poche ore: «La mia indennità è stabilita dalla legge. Tra i firmatari di quella lettera ci sono quattro ex assessori, ai quali non è mai stato chiesto un grande gesto», replica Depau, «ma solo trasparenza e rispetto della legge». Depau ammette: è vero, i consiglieri comunali lavorano molto per pochi euro: «Ma per i gettoni, come sull ’indennità, non posso decidere io. Mentre sto facendo in modo, anche se il regolamento non lo prevede, che vengano resi pubblici i redditi degli assessori. Ecco, questa è trasparenza, non altro». Il testo della lettera della minoranza (dalla quale si sono chiamati fuori i Riformatori) fa riferimento anche al congelamento del taglio dei rimborsi missione. «Un provvedimento necessario», spiega Depau, «non vorrei che qualcuno si sia fatto prendere da livore solo perché facciamo rispettare il regolamento consiliare ». E promette che presto saranno rese pubbliche tutte le spese per il funzionamento dell’assemblea di Palazzo Bacaredda. Enrico Fresu