Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Corsa contro il tempo l’agibilità costa centomila euro

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 gennaio 2012

Sant’Elia

 

SICUREZZA Il Comune assicura: «Cercheremo, anche questa volta, di trovare una soluzione». Ma secondo la convenzione siglata nell 2002 le spese dovrebbero essere a carico del Cagliari

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

 Il Comune corre ai ripari per garantire l’agibilità al Sant’Elia. Anche se dalla convenzione per la concessione dell stadio al Cagliari calcio risulta che l’intervento dovrebbe essere a carico della società. La Commissione provinciale di vigilanza ad agosto ha dato il via libera in extremis all’agibilità dello stadio, ma ieri c’è stata una nuova riunione a cui hanno partecipato direttamente i vertici di Prefettura, Questura e Comando provinciale dei vigili del fuoco. Ai lavori, oltre i rappresentanti di Comune e degli altri enti coinvolti ha partecipato anche il presidente Massimo Cellino. L’esito, come comunicato dalla Prefettura, è stato che lo stadio non può ricevere l’agibilità se non vengono completati i lavori per la messa in sicurezza degli spettatori. «Cercheremo, anche questa volta, di assicurare ai cittadini di assistere alle partite in sicurezza», rassicura l’assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras. In 42 anni di vita il Sant’Elia è stato rimesso a nuovo solo per i Mondiali del ‘90, da allora è lasciato a se stesso. Le indagini hanno certificato che la struttura è sana e che non ci sono rischi di crolli, ma i calcinacci continuano a cadere. «VA RISTRUTTURATO» «Questo perché la società non ha mai fatto la manutenzione ordinaria - attacca Gigi Riva - per arginare questa decadenza è fondamentale una ristrutturazione generale, e perché il Comune la faccia la società deve decidere cosa fare». Quella delle manu- tenzioni della struttura è una delle questioni che ciclicamente si ripresentano tra l’amministrazione e la società. «La manutenzione ordinaria spetta al Cagliari mentre quella ordinaria spetta al Comune, così come capita nei rapporti tra inquilino e locatario - spiega Marcello Vasapollo, che nel Cda del Cagliari ha il ruolo di responsabile degli impianti tecnici e della sicurezza - il parere della Commissione è più che autorevole e sono necessarie le reti per proteggere le vie di esodo dalle tribune Dalmine, perché bisogna necessariamente passare sotto le vecchie tribune». La Commissione stabilisce quali interventi sono necessari per garantire la sicurezza, non chi se ne deve occupare. LA CONVENZIONE DEL 2002 Secondo la convenzione siglata a fine dicembre del 2002 tra Cagliari e Comune, «la società Cagliari calcio spa si impegna ad adottare tutti gli accorgimenti e le opere necessarie a tenere in sicurezza le attuali strutture delo stadio, assicurando le vie di esodo sia delle vecchie strutture che delle nuove, con opere di manutenzione sia ordinaria che straordinaria; quindi tutti gli oneri relativi agli ingressi sono a toale carico della società Cagliari calcio spa». Per permettere ai rossoblù di ospitare la Fiorentina tra otto giorni il Comune deve sistemare le reti in fretta, con un esborso che si aggira sui 100mila euro. Che potrebbero poi essere chiesti indietro alla società, alimentando ulteriormente il debito che il Cagliari ha col Comune. Un’altra questione è quella dell’iluminazione esterna. Questa è di competenza del Comune perchè i furti di rame che hanno compromesso l’illuminazione dell’Asse mediano hanno ridotto l’i l l uminzione nell’area cosiddetta di prefiltraggio. La scarsa visibilità non permette il funzionamento delle videocamere di sicurezza, mettendo così a rischio la notturna del primo febbraio tra Cagliari-Roma. Che, nonostante i 100mila euro di spese, dovrà forse cambiare orario